Trump vs Fed: tagli ai tassi
L’ultimo attacco di Donald Trump alla Banca centrale americana (FED) questa volta non è arrivato dall'amato social Twitter, ma attraverso un’intervista televisiva rilasciata al network CNBC.:
«La FED ci ha messo in una posizione di svantaggio nei confronti della Cina che ha potuto svalutare la sua moneta, noi non lo possiamo fare».
Questo il riassunto delle accuse del presidente americano.
La guerra di Trump contro la FED viene da lontano e nelle parole di Trump sembra quasi che il vero nemico dell’America verso la ripresa sia proprio la Banca centrale americana, che pesa più della Cina.
Per Trump l'errore principale della Fed è stato l'aumento graduale dei tassi – dal dicembre 2015 ci sono stati nove rialzi, di cui quattro solo nel 2018 – predisponendo i piani di rientro dal Quantitative easing (QE) per normalizzare la politica monetaria e tenersi a disposizione armi per combattere eventuali crisi future.
Insomma secondo il presidente americano si è pensato troppo al futuro senza lasciare i rubinetti monetari aperti nel presente e le ultime vicende sembrano dargli ragione.
Lo stesso Jerome Powell alla guida della FED sembra voler cambiare direzione perché la crescita americana non decolla proprio a causa della guerra commerciale con la Cina.
Forse è arrivato il momento di tagliare i tassi,cambiando di nuovo rotta e vedendo tutte le parti a stelle e strisce concordi sulla linea.
Perché adesso la FED vuole tagliare?
Analizzando gli ultimi 12 mesi potremmo trovare 2 fattori principali che hanno convinto Powell ai tagli:
- Oltre la guerra commerciale contro la Cina che ha portato ad aumentare i dazi verso il Paese e a colpire Huawei, dal 10 giugno sono attivi anche i dazi su tutti i prodotti made in Messico che colpiscono consumatori e grandi gruppi americani che hanno delocalizzato la produzione nel Paese.
- Le previsioni di crescita dell’economia americana, nella seconda metà del 2019 ,sono di un rallentamento fino al 2%. Si riaffaccia lo spettro del rischio di una recessione alla vigilia del lungo anno che porterà alle elezioni del presidente americano.
E questo a Trump non piace.
“America first” è il motto che ha guidato l'America negli ultimi anni e di sicuro sarà fatto di tutto per mantenerlo, anche un passo indietro.
Come r...
Hai mai provato a scrivere su Google "Come r..."? il primo risultato sarà come risparmiare. Tanti lo chiedono anche a me quindi ho pensato di radunare alcune idee in questo articolo.
"Partendo dalle mie entrate, come fare per risparmiare di più?"
Nel web troviamo le più fantasiose soluzioni al problema peccato che, molto spesso, applicato il metodo e passato il momento WOW, cada tutto nel dimenticatoio insieme alla giusta idea di voler risparmiare di più e meglio.
E se ti dico che è molto più facile trovare risposta? Di trucchi e metodi ne trovi tanti su internet ma ce ne è uno semplicissimo e che nel lungo termine ti permetterà di ottenere risultati con un minimo sforzo: il monitoraggio periodico delle nostre finanze!
Perché iniziare a monitorare?
Il primo passo per fissare un obiettivo è individuare dove si può migliorare, e come farlo se non si conoscono le proprio entrate ed uscite periodiche?
In America tante banche offrono ai propri correntisti delle soluzioni create per la rielaborazione dei dati del correntista, in Italia FinecoBank mette a disposizione un tool dedicato per il bilancio familiare chiamato MoneyMap.
La finalità di questi sistemi non è solo monitorare ma dare una chiara e fruibile rielaborazione dei propri dati per passare ad una pianificazione di risparmio attraverso l'impostazione di budget di spesa.
La tecnologia ti viene incontro permettendoti con semplicità di:
- Fare una fotografia delle tue entrate, senza questi numeri non è possibile pensare di iniziare un piano di risparmio;
- Decidere, a fronte delle tue spese fisse e variabili, quale quota disponibile per il risparmio ti rimane
- Impostare una pianificazione, impostando dei budget automatici per aiutarti a mettere da parte soldi senza alcuno sforzo;
- Infine, monitorare costantemente il tutto.
Hai organizzato il tutto, ma senza l'osservazione costante di come sta andando il tuo piano non puoi realmente valutare come sta andando.
Ecco che sistemi tecnologici del genere fanno la differenza.
Software come MoneyMap fanno il lavoro sporco per te, prendendo in esame tutti i tuoi numeri, come le spese, i budget ed i prelievi, calendarizzando il tutto ed offrendoti una valutazione costante.
Sta a te poi fare una valutazione da solo o con un consulente finanziario e cercare di capire cosa è successo, mettendo il tuo piano in relazione con la tua vita.
Ti ho dato alcuni spunti su come iniziare a monitorare il tuo bilancio finanziario per iniziare ad essere un risparmiatore in maniera semplice grazie anche all'aiuto della tecnologia.
Adesso sta a te!
Quanto rischio puoi sopportare?
Il rischio è l'elemento che più spaventa un investitore, trovare la giusta propensione è sicuramente l'obiettivo principale del consulente finanziario.
La propensione al rischio, infatti, può essere un’arma a doppio taglio nell’ambito di qualsiasi pianificazione finanziaria.
Un rischio d’investimento eccessivo è di sicuro un grave errore per l'investitore soprattutto se non può permetterselo! Diventa quindi essenziale l'operato di calibratura da parte del professionista che dovrà capire che tipo di investitore a davanti.
“Dimmi che investitore sei e ti dirò che rischi puoi correre” , è questa la frase di sintesi che deve raggruppare l'attività iniziale di un bravo consulente. L'intervista conoscitiva rappresenta il momento cruciale per la costruzione di solide fondamenta nel rapporto investitore-consulente.
Il mondo è bello perchè vario, ed alla stessa maniera tutti gli investitori sono differenti. Tutti non reagiscono allo stesso modo a guadagni e soprattutto a perdite e lunghe fasi avverse.
Il perchè non dipende solo dal patrimonio ma anche e soprattutto da fattori psicologici, come il temperamento, senza dimenticarci del fondamentale orizzonte temporale d’investimento. La risultante di tutti questi intrecci fa si che non ci sia una strategia di investimento adatta a tutti gli investitori, ma anzi.
Quindi sara necessario un piano di investimento sulle caratteristiche di ogni persona, perché ognuno avrà la propria tolleranza al rischio.
COME FARE IL GIUSTO IDENTIKIT DELL’INVESTITORE
Ognuno ha le sue peculiarità da investitore, quindi una intervista iniziale ben fatta DEVE avere come fine la delineatura di questi tre aspetti:
- Obiettivi di investimento; Cosa ci si aspetta dai propri investimenti?Per esperienza è spesso una domanda non facile a cui rispondere. Crescita del capitale, ottenimento di una rendita, protezione del patrimonio, sono questi spesso i desideri di ogni investitore. Tutti vorrebbero ottenere il massimo ritorno ma attenzione, quanto maggiore è la possibilità di guadagno tanto maggiore è il rischio dell’investimento!
- Orizzonte temporale; In quanto tempo posso realizzare l'obiettivo?
La regola in questo caso è semplice, più è breve l’orizzonte temporale più diventa difficile ottenere extra rendimenti viceversa se l'orizzonte temporale è di lungo periodo. Un esempio banale è prendere un investimento 100% azionario su 10 anni puntando ad un rendimento medio tra il 5% e 7% altra cosa è fare lo stesso ma per 1 anno incrociando le dita che non sia un anno negativo. Nel primo caso si sta pianificando nel secondo SCOMMETTENDO! - Tolleranza al rischio di investimento, Quanto riuscirei a "digerire" una oscillazione dal-al?. Qui nasce la bravura del consulente. Riuscire a valutare adeguatamente la propensione al rischio diventa un salva-investimento nei momenti di panico del mercato. L'emotività spesso è la maggior causa di insuccesso in un piano finanziario, diventa perciò necessario adottare ogni misura necessaria per prevenirla.
E se qualcuno vi parla di rendimenti senza parlarvi di rischi mettetelo alla porta perchè vi sta raggirando, ogni rendimento è frutto del rischio assunto.
ECCO I MINIBOT
La settimana passata ha fatto molto scalpore la notizia riguardo la mozione della Camera sui Minibot. Vediamo insieme cosa sono e i possibili risvolti pratici.
I Minibot sono comparsi nel primo contratto di governo stipulato tra Movimento 5 Stelle e Lega. Ma erano già presenti nel programma che la Lega ha presentato per le elezioni politiche del 2018. A idearli è stato Claudio Borghi Aquilini, economista eletto alla Camera dei Deputati con la Lega proprio nelle ultime elezioni politiche.
cosa sono i minibot?
I Minibot, se realizzati, sarebbero titoli di stato al portatore di piccolo taglio, di valore compreso tra i 5 e i 100 euro. Emessi senza interessi dal Ministero del Tesoro avrebbero anche dei limiti di utilizzo solo per pagamenti al di sotto dei 25.000 euro.
A COSA SERVONO?
I Minibot verrebbero utilizzati per pagare i debiti della Pubblica amministrazione, circa circa 60 miliardi di euro. Nessun creditore dello Stato sarebbe obbligato ad accettare i Minibot. Chi li dovesse accettare potrebbe ricevere in questo modo fino a 25.000 euro. La parte restante del debito verrebbe invece pagata dallo Stato in euro. Chi ha ricevuto i Minibot potrebbe poi usarli per pagare le tasse e anche come strumento di pagamento verso altre imprese, banche e dipendenti. Anche in questo caso nessuno è obbligato ad accettarli. I Minibot verrebbero anche utilizzati per pagare i crediti di imposta.
Bene e male dei Minibot
Ci sono come al solito aspetti teoricamente positivi e negativi che potrebbero verificarsi al concretizzarsi della situazione.
- POSITIVI, oltre alla finalità immediata di ripagare velocemente i debiti della PA, secondo chi li propone c’è la successiva spinta alla crescita economica. Una volta ricevuti i titoli, infatti, non solo le imprese potrebbero risanare i loro bilanci, ma anche incrementare il loro livello di spesa. E una maggiore crescita economica porterebbe un maggiore gettito fiscale per le casse dello Stato;
- NEGATIVI, secondo i critici l’emissione dei Minibot non verrebbe accettata dalla Banca Centrale Europea, in quanto emissione di ulteriore debito, e potrebbe portare all’uscita dell’Italia dall’euro.
Stiamo parlando, ancora, di "fantafinanza" ma nei prossimi giorni sarà fondamentale capire se il governo farà sua la mozione della Camera perchè da lì inizierà a farsi sul serio.
ITALIANI INSODDISFATTI DEL PROPRIO BENESSERE?
Questo è il titolo dell'articolo su #WallStreetItalia che mi è saltato all'occhio stamane.
La soddisfazione è la più bassa al mondo, pari al 28% rispetto ad una media del 42 per cento.
POCA pianificazione a lungo termine è questa la causa che porta l'italiano a guardare solo al breve termine ( liquidità e conti deposito ) ed a sentirsi un RISPARMIATORE più che un INVESTITORE.
Una mancata evoluzione che costerà cara in futuro.
Il problema INPS e pensione ormai è a conoscenza di tutti, nonostante ciò solo il 43% delle persone ha iniziato a risparmiare per la pensione.
E l'altra metà???
Magari cercano il colpo della vita tra scommesse e gratta e vinci oppure nei più classici Ponzi costruiti ad hoc sulla moda del momento come Bitcoin, cryptovalute varie o cannabis,
Ma perché gli italiani non investono?
➡️ c’è la paura di non avere sufficiente denaro a disposizione (per il 55% dei rispondenti)
➡️c'è la mancanza di conoscenze circa le dinamiche dei mercati finanziari (33%)
➡️c'è la paura di perdere tutto (26%)
Insomma 3 timori facilmente annientabili con LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA come:
?hai paura di non avere liquidità, una attenta pianificazione parte dalla denaro sul conto ( 3/5 mensilità ) e magari una soluzione investita a breve termine e facilmente liquidabile.
?hai paura del mercato futuro, nessuno sa cosa succederà ( NESSUNO ), una pianificazione finanziaria ben fatta ha come primo scopo quello di dare all'investitore una metodologia più asettica dalle dinamiche di breve del mercato ma soprattutto dell'emotività
?hai paura di perdere tutto, non siamo più negli anni degli investimenti stile Parmalat o bond argentini , singoli titoli cercando il colpo della vita ( chi lo propone è un folle o il Ponzaro di turno).
Ogni pianificazione finanziaria parte in primis dalla tutela del patrimonio, usando strumenti DIVERSIFICATI, RICONOSCIUTI, FACILMENTE LIQUIDABILI ( Fondi ed etf per esempio).
Ancora dubbiosi???
?Diventare investitori oggi è fondamentale per il domani?
Le strategie dei Miliardari contro il mercato orso
A nessuno piace perdere soldi, anche se hai miliardi da risparmiare.
È per questo che la prospettiva di un mercato ribassista - una recessione prolungata che vede i prezzi delle azioni diminuire di almeno il 20% nell'arco di due o più mesi - è qualcosa che mantiene svegli anche gli investitori più elitari del mondo durante la notte.
Per proteggersi da questa preoccupazione, i miliardari del mondo usano una varietà di strategie e tattiche per proteggere la loro ricchezza, tra cui la creazione dei loro portafogli con specifiche allocazioni patrimoniali che possono contribuire ad ammorbidire qualsiasi colpo causato da un'estesa flessione del mercato.
Proteggere la ricchezza
L'animazione di oggi arriva da Sprott Physical Bullion Trusts e mette in evidenza una strategia utilizzata da miliardari che vanno da Ray Dalio a John Tudor Jones II.
Poiché il sentiment del mercato può cambiare così rapidamente, questi investitori d'élite si proteggono avendo diversi portafogli che includono asset non correlati.
Mentre questo può sembrare complicato, le risorse non correlate sono semplicemente investimenti che non si spostano verso l'alto o verso il basso nella stessa direzione delle altre classi di attività nel portafoglio. Una piccola allocazione con questi elementi non correlati può aiutare a proteggere il valore di un portafoglio quando cambia il sentiment del mercato.
Il re dei beni non correlati
Che tipo di classi di attività possono essere utilizzate per questo tipo di scopo?
Mentre opzioni come immobili, materie prime e liquidità possono contribuire a un portafoglio più diversificato al di là delle azioni e delle obbligazioni tradizionali, molti esperti affermano che l'oro è il re indiscusso delle attività non correlate.
Il prezzo dell'oro di solito non si muove con il più ampio mercato azionario - e spesso, a causa della sua storia, il metallo giallo può persino aumentare di prezzo nel corso di un mercato ribassista.
Ecco alcuni dei motivi per cui i miliardari si orientano verso un'asset in oro:
- L'oro ha agito come riserva di valore per migliaia di ann
- Può ridurre la volatilità di un portafoglio
- Agisce da copertura contro l'inflazione in alcuni scenari
- E' un bene rifugio tradizionale che gli investitori acquistano maggiormente quando il mercato va fuori strada
Azioni miliardarie
Ad inizio 2019, un nuovo miliardario ha deciso di salire sul carro dell'oro - insieme ai precedenti sostenitori come Ray Dalio, David Einhorn, John Paulson e John Tudor Jones II.
L'ultimo entrato nel club è Sam Zell, il pioniere dei fondi comuni di investimento immobiliare (REIT). Ha comprato oro per la prima volta a gennaio, citando che è "un buon rifugio" e che "l'offerta si sta restringendo" .
Con la volatilità del mercato in aumento, sarà interessante vedere quanti altri tra i migliori investitori mondiali saliranno sul carro cercando di mettere al riparo le proprie ricchezze.
Riparte il Crypto-Toro?
Dopo 15 mesi di perdite e stagnazione, Bitcoin ha registrato una ripresa miracolosa, salendo di oltre il 150% dal suo punto più basso nel dicembre 2018.
Nel suo periodo di massimo splendore, Bitcoin aveva superato i $ 10.000 all'inizio di dicembre 2017, prima di passare brevemente a $ 20.000 per un solo giorno il 17 dicembre. Un anno dopo, la valuta digitale era tornata sulla Terra, scendendo al di sotto dei $ 3200.
Ora che la polvere di quella sfrenata frenesia speculativa si è risolta, Bitcoin è tornato in auge. Quale potrebbe essere la causa di questa recente ondata di crescita?
Consideriamo quattro possibili spiegazioni per la corsa del toro di Bitcoin, come originariamente delineato da Aaron Hankin a MarketWatch:
Pietre miliari tecniche
Bitcoin ha visto diverse pietre miliari tecniche quest'anno, come superare la barriera psicologica di $ 5,000 all'inizio del 2019, interrompere la media mobile a 200 giorni e segnare la croce dorata (quando la media mobile a 50 giorni supera la media mobile a 200 giorni ).
Adozione diffusa
Bitcoin sta vivendo un costante aumento dell'adozione in diversi mercati. Il termine Bitcoin è diventato un nome familiare - anche se le persone non capiscono l'uso, sanno cosa è.
Aziende come Starbucks, Microsoft e Amazon e Nordstrom sono alla ricerca di modi per integrare le criptovalute in transazioni quotidiane per una liquidazione dei pagamenti più rapida, programmi di premi innovativi e interazioni efficienti con il servizio clienti.
Sentimenti mutevoli
Bitcoin ha forse visto un cambiamento nella percezione pubblica. Ci sono stati meno articoli negativi su Bitcoin e criptovalute, e le notizie che sono negative non hanno più un impatto così grande come una volta.
Quando Binance ha annunciato che gli hacker hanno rubato 40 milioni di dollari in bitcoin e quando le accuse di un cover-up da 850 milioni di dollari sono state livellate contro Bitfinex e Tether, la corsa del toro di Bitcoin ha fatto appena un sobbalzo e ha continuato a salire.
Investimento in oro scricchiolanti
La fiducia degli investitori nell'oro è stata più stagnante negli ultimi tempi. Per sfruttare al meglio questo aspetto, Grayscale Investments (di Digital Currency Group) ha pubblicato una campagna nel maggio 2019 promuovendo il Bitcoin come alternativa ideale all'oro perché è senza confini, sicuro e più efficiente per la memorizzazione di valore.
Nonostante la risposta del World Gold Council che ha negato tali affermazioni, il Bitcoin Trust ha visto i più alti volumi di negoziazione del Gruppo OTC Markets cinque giorni dopo.
Dove andrà da qui?
Dopo una lunga scivolata, sembra che Bitcoin stia di nuovo mostrando segni di vita. Il prezzo di Bitcoin può essere molto volatile, quindi resta da vedere se questo è l'inizio di una corsa rialzista, o se questo è solo un altro bump nelle montagne russe.
Quindi attenzione a considerare il Bitcoin per quello che è, una reale asset class, e non come una fonte di denaro facile come è stato fatto credere durante l'euforia di poco tempo fà.
Come le azioni possono ridurre il rischio di longevità
Sopravviverai ai tuoi risparmi?
Il desiderio di vivere più a lungo e di superare la morte è radicato nello spirito umano.
Nel tempo, i consigli per vivere più a lungo sono diventati più pratici: mangiare bene, fare attività fisica regolare, consultare un medico. Tuttavia, con l'aumentare delle aspettative di vita, molte persone faranno fatica a risparmiare abbastanza per i loro lunghi anni di pensionamento.
L'infografica di oggi viene da New York Life Investments e mostra come tenere una ponderazione azionaria più forte nel tuo portafoglio può aiutarti a risparmiare abbastanza fondi per la tua vita.
Aspettative di vita più lunghe
In tutto il mondo, più persone vivono più a lungo.
Anno | Aspettativa di vita alla nascita, mondo |
---|---|
1960 | 52,6 anni |
1980 | 62,9 anni |
2000 | 67,7 anni |
2016 | 72,1 anni |
Nonostante ciò, molte persone sottovalutano quanto a lungo vivranno. Perché?
- Si confrontano con i parenti più anziani.
Circa il 25% delle variazioni nella durata della vita è un prodotto di discendenza, ma non è l'unico fattore che conta. Anche il sesso, lo stile di vita, l'esercizio fisico, la dieta e anche lo status socioeconomico hanno un grande impatto. Ancora più importante, le innovazioni nel settore sanitario e tecnologico hanno contribuito a prolungare le aspettative di vita nel corso dell'ultimo secolo. - Si riferiscono alla speranza di vita alla nascita.
Questa è la statistica più comunemente citata. Tuttavia, l'aspettativa di vita aumenta con l'età. Questo perché sono sopravvissuti a molte potenziali cause di morte prematura - compresi i maggiori rischi di mortalità spesso associati all'infanzia.
Rischio di longevità
Tra una vita più lunga e previsioni imprecise, si sta creando un problema.
Attualmente, poche famiglie hanno un piano di risparmio previdenziale. E tra quelli che lo fanno in America per esempio, la famiglia media ha solo $ 1.100 nel suo conto pensionistico.
Da tutto ciò nasce il rischio di longevità : molti investitori si trovano di fronte alla possibilità che sopravvivranno ai loro risparmi per la pensione.
Quindi, quale può essere la soluzione?
Magari una strategia di portafoglio con composizione dedicata.
Il caso per una ponderazione più forte delle azioni
Una delle decisioni più importanti che un investitore prenderà è la sua asset allocation.
Con l'aumento delle aspettative di vita e l'allungamento degli orizzonti temporali, un portafoglio più aggressivo è diventato sempre più importante.
Ci sono molte ragioni per cui gli investitori dovrebbero prendere in considerazione una forte ponderazione azionaria.
- Le azioni hanno una forte performance a lungo termine:Le azioni offrono rendimenti molto più elevati rispetto ad altre classi di attività nel tempo. Non solo superano l'inflazione con un ampio margine, molte pagano anche dividendi che aumentano la performance quando vengono reinvestiti.
- Prelievi limitati ai piccoli prelievi annuali:Al momento del pensionamento, un investitore di solito ritira solo una piccola percentuale del proprio portafoglio ogni anno. Ciò limita il rischio al ribasso delle azioni, anche nei mercati ribassisti.
- Il potenziale di guadagno può bilanciare il rischio del portafoglio:Alcuni anziani sani stanno scegliendo di lavorare in pensione per rimanere attivi. Ciò significa che hanno più potenziale di guadagno e sono meglio equipaggiati per recuperare le perdite che il loro portafoglio potrebbe subire.
- Gli orizzonti temporali si estendono oltre la durata della vita:Molte persone, in particolare gli investitori benestanti, vogliono trasmettere la propria ricchezza ai propri cari dopo la loro morte. Dato il lungo orizzonte temporale, il portafoglio è meglio equipaggiato per cavalcare il rischio e massimizzare i rendimenti attraverso le azioni.
Rischio superiore, premio potenzialmente più alto
Tenere le azioni può essere un esercizio di disciplina psicologica. Un investitore deve essere in grado di cavalcare gli alti e bassi del mercato azionario.
Se riesce, ci sono buone probabilità che venga premiato. Assegnando una maggiore parte del portafoglio alle azioni, gli investitori aumentano notevolmente le probabilità di andare in pensione con fondi che dureranno per tutta la vita.
Il gioco delle good & bad news
Leggo ultimamente titoli come “Borse, recuperate le perdite 2018”, “Borse, il super rally fa dimenticare le perdite del 2018”. La settimana scorsa il più eclatante è stato quello relativo all'acquisto di azioni Amazon da parte di Buffet (o meglio dell'entourage) .
Già altre volte ho parlato di quanto le cattive notizie possano influenzare gli investimenti più distanti dai nostri veri obiettivi, pesando invece di meno su quelli che per noi si considerano più vissuti, attuali e significativi.
Facile investire oggi sulla scia di buone notizie, facendoci ingolosire dai guadagni che certamente qualcuno di coraggioso ha ottenuto sugli ultimi rialzi di mercato.
Meno lo è stato invece quando comparivano titoli come “Ecco perché le borse hanno perso 15mila miliardi nel 2018”, o “Borse, il Natale nero di Wall Street: è stata la peggior vigilia della storia”.
Con il senno di poi sarebbe facile oggi dire che in quel momento sarebbe stato bene investire.
Ma, quanti hanno davvero investito o non ha disinvestito?
Pochi ne sono convinto, perchè per fare ciò un investitore necessità di consapevolezza.
Perdere o guadagnare dipende anche da noi, da come sappiamo gestire le nostre paure ossia dal nostro grado di consapevolezza in quello che stiamo facendo.
Jeremy Siegel, ci insegna che:
Noi abbiamo una sola certezza e cioè che nel lungo periodo non c’è nulla di più redditizio e sicuro di un investimento ben diversificato in azioni .
Chiaro è che sarà poi una nostra scelta, magari condivisa con il proprio consulente finanziario, su quanto rischio prenderci in termini di tempo e di volatilità.
I media, ormai, hanno un condizionamento diretto e sistematico sulle scelte "dei più". Una soluzione per divincolarsi dalla attuale soluzione ce la fornisce il premio Nobel per l’economia 2017 Richard Tahler.
Intervistato da un giornalista che gli chiedeva appunto come lui si comportasse quando sentiva notizie negative, Tahler rispose:
cambio canale
E voi invece, come vi comportate con i nostri investimenti quando ascoltate una notizia negativa?”.
Provate ora a rispondere a questa domanda: io come reagirò al prossimo ribasso?
Cosa è una correzione del mercato?
Nessun mercato al mondo ha solo la marcia in avanti, anzi. Ogni tanto assistiamo a marce indietro più meno lunghe e repentine. Questo è il mercato!
Anche se la destinazione finale è solitamente rialzista, i mercati spesso prendono una strada molto più panoramica per arrivarci. A volte questo significa andare fuori dai sentieri battuti, e altre volte può significare fare un passo direttamente all'indietro per essere riorientati.
Nel gergo dell'investimento, quest'ultima situazione può essere descritta come una correzione del mercato: una variazione del mercato di duration a breve termine tra il -10% e -20%.
Si tratta di declini significativi che possono rappresentare uno "stress emotivo" per gli investitori, in particolare per coloro che hanno poca esperienza.
Rottura di una correzione del mercato
L'infografica di oggi ci viene da Fisher Investments e descrive l'anatomia delle correzioni del mercato, visualizzando anche gran parte dei dati relativi a questi eventi comuni.
La correzione media del mercato è simile a questa:
- Frequenza: in media, c'è una correzione del mercato che si verifica ogni anno
- Lunghezza: la correzione media dura per 71,6 giorni
- Profondità: la correzione media comporta un calo del 15,6%
- Impatto:una correzione spesso provoca aumenti di incertezza, volatilità e allarmismo dei media.
Nell'attuale mercato rialzista, ci sono già state otto correzioni. La più notevole di queste è andata dal 21 maggio 2015 all'11 febbraio 2016 e ha provocato un calo del -18,9% dei prezzi delle azioni.
Bull o Bear?
Una delle maggiori sfide create dalle correzioni del mercato è che sono anche lontane dall'essere semplici.
Le correzioni possono terminare in due settimane, o potrebbero volerci quasi un anno prima che una correzione torni a un mercato rialzista. A complicare le cose, c'è anche la possibilità che una correzione possa trasformarsi in un mercato ribassista - un declino guidato fondamentalmente e sostenuto dove il mercato scende del 20% o più.
Sebbene ogni correzione sia diversa, i dati possono anche aiutare a tracciare un quadro più chiaro: tra il 1980 e il 2016 ci sono state 36 correzioni nel mercato statunitense, e solo cinque di esse (circa il 14%) hanno prodotto mercati orso più lunghi e sostenuti.
Il rovescio della medaglia, tuttavia, significa che l'86% delle volte, una correzione finisce per essere solo un blip sul radar di un mercato toro altrimenti intatto.
In altre parole, la stragrande maggioranza delle correzioni finisce per offrire agli investitori intelligenti l'opportunità di approfittare dei prezzi più bassi prima che il mercato toro continui a salire.
Questo grafico ci mostra come si ottengano ottime performance abbandonando l'idea di essere i maghi market timing e adottando un piano di accumulo asettico dall'emotività e sistematico...
... Ma soprattutto si riesca a dormire ogni notte tranquilli per i propri investimenti!