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Ucraina-Russia: 3 lezioni per gli investitori

Con l'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio, l'ordine del dopo Guerra Fredda – fondato sulla pace, la sicurezza e l'incoraggiamento e la proliferazione del commercio globale e dei flussi di capitali – si è fermato bruscamente. Mentre i mercati e le economie globali digeriscono l'impatto di questo nuovo ordine mondiale, molti investitori si sono lanciati alla ricerca di cosa significhi tutto ciò per i loro portafogli. 

1)I mercati rispondono rapidamente alle nuove informazioni

I mercati hanno risposto immediatamente quando è arrivata la notizia dell'invasione. In risposta, le nazioni occidentali hanno annunciato una pesante raffica di sanzioni contro la Russia, a lungo minacciate, volte a paralizzare l'economia russa, punire gli oligarchi russi e isolare la Russia dall'economia globale. Il Dow Jones è stato venduto all'inizio delle notizie ed era in calo di oltre 800 punti. Tuttavia, intorno alle 13:13 ET è emersa la notizia che l'Unione Europea aveva deciso di non escludere la Russia da SWIFT – la rete globale di telecomunicazioni che collega le banche del mondo – una decisione che ha effettivamente attenuato gli impatti più immediati e più duri di qualsiasi sanzione economica. Successivamente il mercato ha recuperato più di 800 punti per concludere la giornata con un rialzo di 92 punti.

La rapidità con cui i mercati hanno risposto alle nuove informazioni non è stata isolata dal Dow Jones. Il primo giorno dell'invasione (24 febbraio), il mercato azionario russo è crollato di quasi il 40%. Una settimana dopo, l'indice MSCI Russia è sceso di quasi il 50%; nel momento in cui scrivo, il rublo russo è in calo di circa il 30% rispetto al dollaro USA.  Allo stesso modo, il rendimento del Tesoro decennale statunitense ha aperto in ribasso di quasi 10 punti base rispetto alla chiusura del giorno precedente, prima di riprendersi quasi completamente entro la fine della giornata.

Il vantaggio per gli investitori è che i mercati rispondono rapidamente alle nuove informazioni; qualsiasi speranza che potremmo nutrire di fare trading su tali informazioni per guadagnare profitti a breve termine dovrebbe essere messa da parte. Nella maggior parte dei casi, i mercati sono altamente efficienti quando si tratta di incorporare rapidamente nuove informazioni e la nostra capacità di catturare profitti in eccesso facendo trading su tali informazioni è quasi sempre poco più di un utopico desiderio.

2)Gli investitori dovrebbero diversificare non per ciò che si aspettano, ma per proteggersi da ciò che non fanno

L'umiltà è di gran lunga la risorsa più importante da includere in qualsiasi portafoglio. Gli investitori farebbero bene a tenere sotto controllo la l’eccessiva fiducia. All'inizio dell'anno, quasi tutti gli esperti di mercato prevedevano tassi di interesse più elevati per l'anno a venire. Non più di una settimana fa, il mercato stava scontando sette rialzi dei tassi in America, con un aumento fino a 50 punti base a marzo. Di conseguenza, la maggior parte dei consulenti finanziari ha raccomandato agli investitori di ridurre la duration del reddito fisso, ridurre le allocazioni al Growth e magari  sovrappesare i titoli Value e non all'interno dei propri portafogli. Sulla base delle aspettative del mercato, queste erano assolutamente le chiamate giuste.

Eppure, sono le nostre aspettative – non importa quanto siano validi i nostri ragionamenti – che portano a un'eccessiva sicurezza, uno stato mentale pericoloso che può illudere maliziosamente facendoci rinunciare a una preziosa diversificazione. Troppi investitori sovrappesano pesantemente i portafogli sulla base delle previsioni di mercato degli esperti. Sono state proprio quelle classi di attività che ci aspettavamo sottoperformassero quest'anno che hanno finora sovraperformato nettamente dall'inizio della crisi. Prima della crisi, la tesi degli esperti era accurata: i titoli value hanno sovraperformato la crescita, sia in patria che all'estero. Allo stesso modo, il reddito fisso, pur essendo ancora un potente diversificatore per le azioni, ha lottato di fronte all'inflazione e alla promessa di tassi più elevati. Tuttavia, nella settimana successiva all'inizio dell'invasione, è stato il miglior salvaportafoglio.

Gli investitori farebbero bene a mantenere portafogli ben diversificati a livello globale tra le principali classi di attività mantenendo in modo significativo un'allocazione di attività ampia e ponderata per la capitalizzazione.

È importante diversificare tra asset class e all'interno di esse. Torniamo indietro nel tempo e consideriamo il caso di un investitore che, nella speranza di capitalizzare su un previsto aumento dei prezzi dell'energia a causa della crisi, decide di aggiungere un'allocazione del settore energetico al suo portafoglio quando il mercato chiuderà il 23 febbraio. vuole essere diversificato, quindi decide di aggiungere non uno ma due titoli alla sua nuova allocazione nel settore energetico. Trascorre diversi giorni a leggere pile di dati finanziari aziendali sul suo terminale Bloomberg e, essendo del Texas, decide di dividere la sua allocazione nel settore energetico tra due società: un'allocazione 50/50 a ExxonMobil (XOM) e Marathon(MPC). Eppure, nonostante i migliori sforzi del nostro ipotetico investitore, il suo portafoglio non era sufficientemente diversificato per compensare il rischio specifico della società associato al possesso di sole due società. Avrebbe fatto meglio se avesse semplicemente investito in un fondo del settore energetico più diversificato.

Diversificare è importante

Non fissarti sui rendimenti di mercato a breve termine. L'imprevisto può accadere in qualsiasi momento. In effetti, se i mercati ci hanno insegnato qualcosa nel corso degli anni, è che l'imprevisto ha un modo inaspettato di accadere e con un alto grado di frequenza. E l'approccio migliore per proteggersi dagli imprevisti è il mantenimento di un portafoglio disciplinato e diversificato a livello globale e ben diversificato per asset class.

3)Le vendite “geopolitiche” sono in genere di breve durata

La storia del mercato include un'incredibile abbondanza di crisi geopolitiche, finanziarie ed economiche. Le vendite geopolitiche sono state in genere di breve durata. Un recente studio di Vanguard ha mostrato che, a partire dalla crisi di Suez del 1956, le azioni statunitensi hanno guadagnato in media il 5% entro sei mesi dall'iniziale svendita geopolitica e il 9% entro un anno. Anche la crisi missilistica cubana del 1962 – probabilmente la più grave crisi geopolitica dalla fine della seconda guerra mondiale – ha visto le azioni statunitensi inizialmente diminuire di un 5% relativamente mite per poi tornare al 21% sei mesi dopo. Allo stesso modo, la storia più recente non ha visto mancare crisi geopolitiche; e quando osserviamo i dati, ciò che vediamo è che le crisi geopolitiche hanno avuto la tendenza ad essere di durata relativamente breve e che, nel tempo, i mercati hanno continuato a premiare gli investitori disciplinati.

Conclusione

Niente di tutto questo deve trascurare o minimizzare in alcun modo l'indicibile tragedia umana che si sta svolgendo in Ucraina. La guerra è sempre e ovunque orribile, e in genere è un gioco a somma negativa senza vincitori. Tuttavia, i vantaggi per gli investitori sono che i mercati, nel tempo, premiano coloro che:

  • resistono (1) al market timing; 
  • (2) rimangono diversificati, sia geograficamente che tra asset class;
  • (3) rimangono disciplinati di fronte alle crisi geopolitiche.

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SFATIAMO QUALCHE MITO

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Da inizio anno con -10% generalizzato su quasi tutti in mercati azionari globali (ed anche peggio) e con le obbligazioni in territori negativo (vero pericolo ad oggi) la paura è tornata ad aleggiare tra gli investitori.

A dire il vero, non dovrebbe fare molto paura, visto che nemmeno troppo tempo fa abbiamo vissuto il ribasso più forte e repentino della storia a Febbraio/Marzo 2020 ma tendiamo a dimenticare lasciando spazio alle emozioni del presente.

C'è anche da dire che in tempi come questi si può essere tentati di dire "mantieni la rotta" o " Continua a comprare ", e sono il primo a farlo, ma so che è più facile a dirsi che a farsi.

Razionalmente, però, c'è da dire anche che:

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Il grafico prende in esame vari ribassi dell'indice DowJones dal 1915 e percentuale di ritorno positivo nei successivi 3 anni.

Come puoi vedere, i rendimenti a 3 anni tendono ad essere positivi indipendentemente dall'entità del calo iniziale del mercato. Ancora più importante, questi rendimenti tendono ad essere più positivi a seguito di cali di mercato più ampi .

L'unica eccezione, rappresentata dalla "gobbe" a sinistra dello zero, è stata la Grande Depressione dove le cose non andarono bene nel breve-medio termine (3 anni). Ma perchè dovresti investire in azionario nel medio termine? Prenderesti solo più rischi.

Possiamo dire quindi che la maggior parte degli investitori pensa a questi cali nel modo sbagliato?

Direi proprio di si, in primo luogo perchè nel breve-medio termine anche i peggiori ribassi si trasformano in rendimenti maggiori e anche se dovessimo trovarci in una nuova grande depressione (eventi che succedono 1 volta in un secolo) ragionare nel LUNGO PERIODO resta il naturale salva-investimento.

Ricorda sono due i maggiori pericoli per i tuoi investimenti e che devi evitare:

1) l'eccessiva emotività (paura ed avidità sono gli estremi)
2) porti le domande sbagliate.


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Mercati in rosso da inizio anno…e ora che fare?

Era il 24 febbraio quando la Russia decide di invadere il suolo ucraino, oggi spostando lo sguardo sui due indici principali globali notiamo che:

  • Euro Stoxx 50 è in perdita del -14,55% da inizio anno ma solo del -4,42% dall’inizio del conflitto
  • S&P 500 è in perdita del -10,25% da inizio anno ed in pareggio dall’inizio del conflitto.

I numeri ci dicono che i mercati in maniera generalizzata da inizio anno hanno perdite del 10% prima del conflitto per motivi riguardanti l’inflazione ed aumenti dei tassi di interesse. Mentre dall’inizio degli scontri in terra ucraina hanno preso direzioni diverse anche per questioni geografiche essendo l’Europa più vicina e interessata economicamente dalla vicenda.

E’ evidente, come succede sempre, che il mercato ha iniziato a dare un prezzo ad uno scenario economico differente per l’Europa con una probabilità di Stagflazione (Inflazione alta e crescita economica in rallentamento) stimata oggi al 50%.

Non possiamo dire se sarà questo lo scenario essendo ancora poco direzionali le probabilità ma guardando il passato sicuramente stiamo entrando in una fase di mercato adatta per accumulare azionario.

Se hai liquidità, o meglio riserve lasciate ad hoc, l’occasione è ghiotta per costruire rendimenti migliori medi futuri per il tuo portafoglio. Senza sottovalutare lo scenario peggiore, ossia la Recessione, dove i mercati hanno raggiunto discese anche del -40% come nel 2008 o del -30% nel 2020 (dovresti ricordarti) puoi iniziare con piani di accumulo anche di 12/24 mesi sugli indici principali sfruttando il beneficio della diversificazione ed eliminando del rischio specifico selezionando singoli titoli o listini.

Avere un piano, essere pazienti e meticolosi occasioni del genere sono pasti ghiotti per ogni investitore visto che, la bella notizia, ogni crisi è stata puntualmente recuperata ed oltrepassata dai mercati con nuova crescita.

Infatti questi crolli sono fisiologici e parte integrante di un percorso di investimento e se gestiti razionalmente e non emotivamente possono diventare occasioni di maggior guadagno nel giusto orizzonte temporale.

Un ciclo economico infatti è fatto di una fase di crescita o espansione a cui seguirà un picco e un successivo rallentamento che può trasformarsi in una semplice contrazione fino ad arrivare ad una recessione e nei casi più violenti depressione, salvo poi ripartire per una nuova ripresa dopo aver raggiungo il picco minimo.

Quello che non possiamo sapere in anticipo e in maniera netta è la durata di ogni fase di questo ciclo e la simultaneità delle aree geografiche, ci possono essere infatti recessioni globali o locali e viceversa.

L’unico NOSTRO ALLEATO e lo ripeto e scrivo da anni è IL TEMPO, perché secondo la teoria del secular trend, mentre questi cicli si ripetono, la tendenza è al rialzo.

Cosi anche questa volta, come sempre successo in passato, a meno di una guerra nucleare dagli scenari apocalittici (ma a quel punto non penso che sarà l’andamento dei ns investimenti il problema), il ciclo tenderà a ripetersi come dimostrano queste slide su quanto successo in passato in eventi simili.

Avere un portafoglio diversificato e ben costruito negli asset perderà terreno nelle fasi di rialzo rispetto ad un portafoglio speculativo unidirezionale ma sarà più protettivo nelle fasi di discesa e meno rischioso complessivamente, offrendo la possibilità di correggere in corso con scelte tattiche la strategia che porterà all’obiettivo finale.


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Sfatiamo qualche mito

Il rischio è quantificabile

Uno degli argomenti che spesso affronto con colleghi e clienti è l'esasperazione nell'affidarsi ad equazioni matematiche per definire il rischio.

Benchmark, rendimenti aggiustati per il rischio (frontiera efficiente) e profili di rischio possono sicuramente aiutare gli investitori a darsi dei parametri di riferimento per prendere delle decisioni nel presente ma anche per gestire la volatilità del portafoglio nella sua vita futura.

Ma ATTENZIONE!

“Il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo”

Come disse una volta Warren Buffett, se ti siedi su queste certezze rischi di perdere di vista quella piccola percentuale di RISCHIO non calcolabile e che può spiazzarti.

Lo stesso Carl Richards scrisse: “Il rischio è ciò che rimane quando hai pensato a tutto”.

Spesso si parla di intervalli di confidenza nelle simulazioni statistiche, e queste variano tra il 90 e 99% di affidabilità. Tradotto, NESSUN METODO HA SICUREZZA AL 100%.

Quindi penso sia necessario affidarsi a sistemi quantitativi come questi a patto che siano affiancati da una forte componente qualitativa nell'investire che essenzialmente riassumerei nelle 2 domande dell'immagine:

  1. SONO SULLA BUONA STRADA PER RAGGIUNGERTI PER I MIEI OBIETTIVI FINANZIARI?
  2. COME POSSO RIDURRE AL MINIMO LA PROBABILITA’ DI NON RAGGIUNGERLI?

Farsi queste due giuste domande e conoscere saldamente le risposte ti permetteranno di gestire anche il rischio non quantificabile.


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Domani le borse saliranno...o no

"Chi vincerà il campionato Mario?"

"Non ci mettiamo a fare pronostici anzi diciamoci la verità, troviamo una risposta perché ci viene fatta la domanda altrimenti tutti noi sappiamo che non converrebbe farli".

Alla domanda di Massimo Callegari così ha risposto Mario Sconcerti durante la trasmissione Pressing.

Calcio e Finanza sono due mie passioni, e così come per il "pallone" anche le previsioni sui mercati restano un palliativo all'incertezza, perché DICIAMOCI la verità ormai tutti sanno che ragionevolmente saranno stravolte o disattese.

Investire non è un gioco, ma una attività seria.

Cosa farà il mercato domani?

Magari al bar giocando con degli amici ci si può divertire azzeccando una risposta.

Ma alla stessa domanda, in un rapporto professionale, va dato il giusto peso ad ogni singola parola:

"Non lo so, ma molto probabilmente saliranno nei prossimi 10 anni."

Questa è la risposta razionale che ne deriva dal grafico. Dal 1926 al 2021 lo S&P500 con maggiori probabilità ha ottenuto rendimenti annuali maggiori dello 0%. Addirittura la concentrazione maggiore sta tra il 10-30%.

Verranno inseriti altri paesi tra quelli ostili alla Russia? chiedete a Putin.

Ed Il 2022? Sarà l’ennesimo rettangolo in una qualsiasi colonna del grafico.

Per chi ancora invece vuole alimentare l’atavica umana ricerca di risposte ad eventi fuori dal nostro controllo (rune, viscere ...) che nel mondo moderno è legata ai mercati finanziari con mezzi matematici, statistici o da "esperti paraventi" volentieri condivido una sconvolgente realtà che il nostro cugino primate alla lunga ottiene risultati migliori degli esperti nelle previsioni.

“Una scimmia con gli occhi bendati che lancia freccette su una lista di titoli azionari è capace di creare un portfolio performante tanto quanto uno creato da un esperto”.

La scimmia di Malkiel.

https://www.ilsole24ore.com/art/perche-scimmia-una-moneta-investe-meglio-un-guru-AE7VR4MD

Colgo l'occasione di un augurio per la Festa della Donna.


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Diventare IRREMOVIBILE sul mercato azionario in 7 punti

Tutti temono l’imprevedibile, è naturale nella vita e soprattutto negli investimenti. Il mercato che da sempre mette a dura prova l’emotività di ogni investitore è sicuramente l’azionario.

Tra crolli, volatilità ma anche i migliori rendimenti storici resta, oggi più che mai, un mercato essenziale in ogni portafoglio finanziario. Il modo migliore per farselo piacere resta conoscerlo meglio.

Unshakeable: Your Financial Freedom Playbook, di Tony Robbins reputo sia tra i libri cardine per avere una buona base di educazione finanziaria e che consiglio a tutti clienti e non.

Partendo dal testo ho individuato 7 punti che possono aiutarti nell’accettare, capire ed apprezzare tutti i lati del mercato azionario.

Ogni punto si basa sulle intuizioni dei principali investitori mondiali, come Ray Dalio e John Bogle, utilizzando schemi chiari stabiliti in decenni di dati.

Conoscere e dare da mangiare alla razionalità è l’unico antidoto allo stress emotivo durante situazioni come marzo 2020 dove tutto sembra crollare ma poi sappiamo come è andato a finire l’anno con rendimenti più che positivi.

Fatto #1: In media, le correzioni avvengono una volta all'anno

Per più di un secolo, il mercato ha visto quasi una correzione (un calo del 10% o più) all'anno. In altre parole, le correzioni sono una parte regolare delle stagioni finanziarie e puoi aspettarti di vedere tante correzioni quanti sono i compleanni per tutta la vita.

La correzione media è simile a questa:

  • 54 giorni di lunghezza
  • 13,5% di calo del mercato
  • Si verifica una volta all'anno

L'incertezza di una correzione può indurre le persone a commettere grandi errori, ma in realtà la maggior parte delle correzioni finisce prima che tu te ne accorga. Se tieni forte, è probabile che la tempesta passerà.

Fatto #2: meno del 20% di tutte le correzioni si trasforma in un mercato ribassista

Quando il mercato azionario inizia a crollare, si può essere tentati di abbandonare la nave vendendo attività e spostandosi in liquidità. Tuttavia, farlo potrebbe essere un grosso errore.

Probabilmente venderesti tutti i tuoi asset a un minimo, subito prima che il mercato rimbalzi!

Come mai? Meno del 20% delle correzioni si trasforma in mercati ribassisti. In altre parole, l'80% delle correzioni sono solo brevi interruzioni in mercati rialzisti altrimenti intatti, il che significa che vendere in anticipo ti farebbe perdere il resto della tendenza al rialzo.

Fatto #3: Nessuno può prevedere in modo coerente se il mercato aumenterà o scenderà

I media perpetuano un mito secondo cui, se sei abbastanza intelligente, puoi prevedere le mosse del mercato ed evitare i suoi drawdown.

Ma la realtà è: nessuno può cronometrare il mercato.

Durante l'attuale mercato rialzista, ci sono state dozzine di chiamate al crollo del mercato azionario da parte di investitori anche molto esperti. Nessuna di queste chiamate si è avverata e se avessi ascoltato questi esperti, ti saresti perso il proseguo della salita.

The only value of stock forecasters is to make fortune-tellers look good.

– Warren Buffett

Fatto #4: il mercato è sempre cresciuto, nonostante le battute d'arresto nel breve termine

I cali di mercato sono un evento molto regolare. Ad esempio, lo S&P 500, il principale indice che replica il mercato azionario statunitense, è sceso in media di almeno il 14,2% all'anno tra il 1980 e il 2015.

Come l'inverno, queste fasi fanno parte delle stagioni del mercato. In questo stesso periodo di tempo, nonostante questi cali temporanei, il mercato ha finito per ottenere un rendimento positivo 27 di 36 anni. Questo è il 75% delle volte!

Fatto #5: Storicamente, i mercati ribassisti si sono verificati ogni tre o cinque anni

Nell'arco di 115 anni tra il 1900 e il 2015, ci sono stati 34 mercati ribassisti.

Ma i mercati ribassisti non durano. In quel lasso di tempo, sono variati in lunghezza da 45 giorni a 694 giorni, ma in media sono durati circa un anno.

Fatto #6: i mercati ribassisti diventano mercati rialzisti

Ricordi quanto sembrava fragile il mondo nel 2008, quando le banche stavano crollando e il mercato azionario era in caduta libera?

Quando hai immaginato il futuro, ti sembrava oscuro e pericoloso? O sembrava che i bei tempi fossero appena dietro l'angolo e la festa stesse per iniziare?

Il fatto è che, una volta terminato un mercato ribassista, i successivi 12 mesi possono vedere guadagni di mercato cruciali.

Le migliori opportunità arrivano in tempi di massimo pessimismo.

       – John Templeton

Fatto #7: Il pericolo più grande è essere fuori mercato

Dal 1996 al 2015, l'S&P 500 ha restituito una media dell'8,2% all'anno.

Ma se hai perso i primi 10 giorni di trading durante quel periodo, i tuoi rendimenti sono diminuiti a solo il 4,5% all'anno.

Peggiora! Se ti sei perso i primi 20 giorni di trading, i tuoi rendimenti erano solo del 2,1%.

E se ti sei perso i primi 30 giorni di trading? I tuoi guadagni sono svaniti nel nulla, cadendo completamente a zero!

Non puoi vincere stando seduto in panchina. Devi essere nel gioco. Per dirla in altro modo, la paura non viene premiata. Il coraggio SI.

– Tony Robbins


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Farsi amico il mercato azionario

Benvenuti al Circo del mercato azionario, un bazar indisciplinato che è assolutamente pieno zeppo di venditori sfacciati, indovini, falsi rimedi per la ricchezza, pirati ad alta frequenza, angeli caduti, maiali con il rossetto e molto altro ancora. Questo è un posto dove possono succedere cose pazze; le azioni possono fare salti esponenziali solo per poi crollare e bruciare, le società che sono qui oggi possono andarsene domani e le buone notizie percepite che di solito portano prezzi più alti potrebbero effettivamente innescare vendite shock. Non è un posto per i deboli di cuore ma se fai un passo indietro, c'è del bello in questa follia.

Hai solo bisogno della giusta prospettiva. Alcune verità domestiche, una conoscenza della storia e la capacità di filtrare il rumore possono fare molto per aiutare gli investitori in questo senso.

Prezzi stupidi

"Il bello delle azioni è che di tanto in tanto vendono a prezzi stupidi. È così che io e Charlie siamo diventati ricchi". Warren Buffett

A Buffett piace ricordarci che a volte otterrai prezzi stupidi nel mercato azionario. Questo è il bello. I prezzi stupidi sono spesso il risultato di un comportamento carico di emozioni piuttosto che di qualcosa di fondamentale.

Un'analisi di John Huber di Sabre Capital mostra che la differenza media intra-annuale tra il massimo e il minimo dei dieci titoli più grandi dell'S&P500 nel 2019 era uno sbalorditivo 44%! [e si parla di un mercato efficiente?]

“I prezzi delle azioni si muovono molto più di quanto non facciano i valori reali anche nei titoli più grandi, il che per definizione causa a volte prezzi errati. Ciò non è dovuto alla mancanza di informazioni, è semplicemente la buona natura umana vecchio stile e, a differenza del prezzo dei semiconduttori o del valore delle informazioni, il comportamento umano non cambierà. Il vantaggio più grande sta nel comprendere questo semplice concetto e poi essere pronti a capitalizzarlo quando è appropriato". John Huber

Fonte: Sabre Capital Letter Q3 2019.

L’interesse composto dei mercati azionari

La storia a lungo termine del mercato azionario statunitense è caratterizzata da prezzi in aumento. Un fattore chiave che ha contribuito a un mercato azionario in crescita sono stati gli utili trattenuti dalle società che vengono reinvestiti a beneficio degli azionisti.

Sebbene i mercati possano essere volatili, i rendimenti raggiunti dalle società americane sono rimasti notevolmente coerenti. Il libero scambio, lo spirito imprenditoriale e l'innovazione continua sono stati i segni distintivi del successo dell'America.

“Chiunque esamini i rendimenti aggregati che sono stati guadagnati dalle aziende negli anni del dopoguerra scoprirà qualcosa di straordinario: i rendimenti del capitale proprio, infatti, non sono cambiati molto”. Warren Buffett

Battere i timori con il tempo

Nel lungo periodo il mercato azionario ha prodotto rendimenti interessanti. Mentre la tabella di Sabre Capital sopra chiarisce il potenziale di volatilità a breve termine, il potenziale di perdita diminuisce con il tempo. Certamente è stato così nella storia.

Il grafico sottostante evidenzia che negli ultimi 150 anni, gli investitori che hanno adottato una visione ventennale hanno ottenuto rendimenti positivi il 100% delle volte. [ecco perché parlo spesso di lungo periodo].

"Le probabilità storiche di fare soldi nei mercati statunitensi sono 50/50 su periodi di un giorno, 68% in periodi di un anno, 88% in periodi di 10 anni e (finora) 100% in periodi di 20 anni". Morgan Housel

Fonte: Collaborativefund.com - Morgan Housel.

Non solo gli investitori sono stati benedetti con rendimenti positivi per buona parte del tempo, ma normalmente questi rendimenti sono stati piuttosto solidi. Per contesto, negli ultimi cento anni il peggior rendimento in 25 anni sul mercato è stato quattro volte il capitale. Più in generale, dodici volte o più.

“Vuoi ricordare alle persone che il peggior periodo di 25 anni negli ultimi 100 anni è stato un ritorno di 4 volte sul loro capitale. In genere, un investitore di 25 anni ottiene un rendimento 12 volte superiore o superiore. Quindi, per me, essere in grado di condividere quel messaggio con i nostri analisti più giovani, con i nostri azionisti e potenziali azionisti mi aiuta a tenerlo insieme quando le azioni si comportano in modo diverso da quanto prevediamo”. Bill Nygren

Anche i crolli del mercato azionario svaniscono nel tempo. Il peggior calo percentuale nella storia del mercato azionario, il crollo del 1987, è una pecca sul grafico a lungo termine [vedi sotto]. Che meraviglioso amico è stato per l'investitore a lungo termine l’interesse composto.

Dow Jones Industrial Average - Crash 1987 [Fonte; Bloomberg].

Asimmetrico

È stato scoperto che gli esseri umani trovano i modelli simmetrici più attraenti di quelli asimmetrici. Quando si tratta di mercato azionario, tuttavia, è l'asimmetria a essere così bella. Quando investi, il massimo che puoi perdere è il 100% del tuo capitale, tuttavia esiste l'opportunità di fare multipli del tuo investimento.

"La struttura asimmetrica del pay-off (puoi guadagnare molto di più se hai ragione su un'azione di quanto puoi perdere se sbagli) è l'attrazione fondamentale dell'investimento nei mercati azionari ". James Anderson

Guadagni a lungo termine

Per sfruttare la bellezza del mercato è necessario investire. Sedersi in disparte non porterà guadagni. Sebbene i movimenti di mercato a breve termine possano essere volatili, la storia ha dimostrato che investire in attività di alta qualità è stata una strategia vincente a lungo termine.

“Tutto quello che posso dirti, come investitore sempre più esperto, è che non ho mai conosciuto un momento in cui le persone non fossero preoccupate per il tipo di problemi che adduci e quelle persone che hanno passato troppo tempo a preoccuparsi di tali problemi, non investire e perdere l'opportunità di proteggere la propria ricchezza dall'inflazione e, di fatto, di far crescere la propria ricchezza in termini reali. Quindi il modo razionale per affrontare questi sport di preoccupazione, potrebbe non essere la cosa corretta, ma la cosa razionale è ignorarli ed investire in ottimi affari". Nick Train

Diventa ricco lentamente

Il potere del compounding si rivela nel tempo. Mentre i guadagni a breve termine possono sembrare piccoli, con il tempo si moltiplicano. Non è necessario tirarsi fuori dal parco (mercsto) ogni anno per costruire ricchezza a lungo termine. In effetti, così facendo, può aumentare il rischio di perdere capitale. E la perdita di capitale è ciò che impedisce la capitalizzazione. Mentre tutti vogliono tutto oggi, i migliori del mondo riconoscono la bellezza di arricchirsi lentamente.

 “La cosa più importante del fare soldi è il tempo. Non devi essere particolarmente intelligente, devi solo essere paziente". Warren Buffett

"Il desiderio di arricchirsi velocemente è piuttosto pericoloso". Charlie Munger

"Le persone preferirebbero promettere un biglietto della lotteria (presumibilmente) vincente la prossima settimana piuttosto che un'opportunità per arricchirsi lentamente". Warren Buffett

“Il novantanove percento degli investitori non dovrebbe cercare di arricchirsi troppo in fretta; è troppo rischioso. Cerca di arricchirti lentamente”. Sir John Templeton

“Un buon riassunto della storia degli investimenti è che le azioni pagano una fortuna nel lungo periodo ma cercano danni punitivi quando si tenta di essere pagati prima. Praticamente tutti gli errori di investimento sono radicati nelle persone che guardano ai rendimenti di mercato a lungo termine e dicono: "È bello, ma posso avere tutto più velocemente?" Morgan Housel

In conclusione

In un dato giorno è praticamente un lancio di moneta quello che faranno i mercati, e per questo devi essere in grado di prepararti alla volatilità. È una funzione della natura umana e non cambierà a breve. Scarta il dogma ricevuto che la volatilità è un rischio. Mentre la maggior parte delle business school strombazza questa nozione, i grandi investitori hanno riconosciuto la bellezza dei prezzi volatili: possono presentare interessanti punti di ingresso che normalmente non emergono nella maggior parte dei mercati. Non c'è da stupirsi che questi considerino la volatilità come l'amica dell'investitore a lungo termine.

Anche se non ha molto senso interpretare i rumori quotidiani e le rotazioni del mercato, con l'avanzare del tempo, la bellezza del mercato a lungo termine si rivela. I valori delle aziende si sommano e insieme fanno salire i mercati. Devi solo allungare la tua prospettiva per vederlo.

Anche se abbiamo trattato alcune delle caratteristiche interessanti del mercato azionario, sono sicuro che puoi pensarne molte altre. Investire con successo richiede il giusto atteggiamento, prospettiva e pianificazione; gestisci le tue emozioni, riconosci e rispetta il potere della compostezza ed esercita la pazienza.

Il mercato ha una storia di interessanti rendimenti a lungo termine; tutto quello che devi fare è fare un passo indietro per vedere la sua bellezza.


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Partenza difficile o normalità?

Questo inizio anno è partito in maniera piuttosto difficile per il mercato azionario. Ma è qualcosa di diverso?

Andiamo ad analizzare il passato.

Questo grafico e la tabella a seguire mostrano i maggiori cali intra-annuali e rendimenti dello S&P 500. Analizzando ogni anno il calo medio è del 13% circa.

Il calo del 2022 a che punto sta?

Siamo al 10%, e finora non è finito il mondo.

Vorrei farti notare, poi, che nonostante i ribassi il mercato quasi mai ha chiuso l’anno senza recuperare.

Nel 2020, ad esempio, abbiamo vissuto un calo intra-anno del 34%, ma il mercato si è ripreso e ha finito per superare il 16%.

Nonostante il calo medio intra-annuale dal 1928 sia stato del 13%, il rendimento annualizzato fino ad oggi è positivo dell'10,5%.

I crolli e la volatilità del mercato azionario fanno parte degli investimenti.

Se vuoi una volatilità zero, puoi mettere i tuoi soldi in un conto di risparmio e ottenere un tasso di interesse dello 0,3% se va bene prendendo ad esempio gli ultimi tassi dei libretti postali.

Ma, se invece, vuoi costruire ricchezza a lungo termine, devi accettare la volatilità a breve termine per essere ricompensato profumatamente con un tasso di rendimento notevolmente più alto nel medio- lungo termine (10% annualizzato è il rendimento dello S&P500 negli ultimi 100 anni quasi con in mezzo guerre e pandemie).

Vuoi alti rendimenti e basso rischio? Questo non esiste, né oggi né mai. Ciò significa che otteniamo rendimenti elevati solo in cambio dell'accettazione della volatilità.

Il calo del 10% che abbiamo sperimentato nelle ultime due settimane sarà il peggiore che vedremo quest'anno? O ne vedremo un altro grande come nel 1987, 2008 o 2020? Non ne ho idea. Se potessi rispondere a domande del genere sarei un miliardario, neanche un milionario. Ma so che l'acquisto e la detenzione di fondi indicizzati e non ti garantisce la tua giusta quota di tutta la crescita del mercato.

Mantieni la rotta.

Come sempre, ricordandoti che significa essere un investitore.


consulente finanziario

Cosa vedono gli esperti per il 2022

Come ogni anno, nei primi giorni di gennaio escono decine di outlook dai principali gestori, esperti e fondi di investimento (non quelli che trovate su social ed internet, ma chi realmente gestisce milioni, prende decisioni e pubblica il risultato del proprio lavoro).

In verità, anche gli esperti stanno semplicemente indovinando cosa accadrà nel prossimo anno. Nel 2020, quasi nessuno aveva indovinato una pandemia. Nel 2021, gli NFT sono volati completamente sotto il radar degli esperti e nessuno ha visto una nave portacontainer depositarsi nel Canale di Suez nella loro sfera di cristallo.

Visual Capitalist ha elaborato un tabellone “BINGO” che racchiude le 25 previsioni maggiormente condivise tra le centinaia di interviste, ricerche e consigli dati dagli esperti.

Quali sono le prospettive generali per il 2022?

Complessivamente un cauto ottimismo, ma vediamo le indicazioni principali:

Queste le principali:

  • Per cominciare, l'economia globale probabilmente continuerà a crescere, ma non al ritmo che ha fatto nel 2021
  • La politica monetaria inizierà a inasprirsi nei prossimi 12 mesi
  • Diversi esperti hanno descritto un'era di rendimenti azionari inferiori e maggiore volatilità
  • Le tensioni geopolitiche si stanno riscaldando, ora che i paesi si sono abituati alle sfide immediate poste dalla pandemia
  • 2022 in salita per la Cina, c'è pessimismo intorno alla strategia zero-COVID della Cina, che ancora oggi vede intere città sottoposte a rigidi ordini di blocco, ed incertezza sulla carenza di energia elettrica, una potenziale crisi immobiliare e la repressione normativa hanno smorzato l'entusiasmo per le prospettive a breve termine del paese
  • Le preoccupazioni per l’inflazione sono sempre emerse qua e là, ma si prevede che l'inflazione avrà un impatto in futuro, gli esperti vedono anche che si sta stabilizzando (rispetto al 2021) man mano che le interruzioni della catena di approvvigionamento si risolveranno
  • Un altro anno eccezionale per le auto elettriche, poiché i cambiamenti climatici domineranno maggiormente i riflettori nel 2022, le azioni normative costringeranno le case automobilistiche a considerare il futuro dei loro modelli a combustibili fossili
Tradotto, nessuno si aspetta che il 2022 sia tranquillo un pò come gli altri anni. Ci sarà volatilità sui mercati come è sempre stato, forse un pò meno negli ultimi anni.

Ma è anche vero che se il mercato restituisce rendimenti è proprio per tutto questo.

Alcuni Outlook interessanti per il 2022:

  • Outlook 2022 di Bloomberg : questo articolo ha raccolto oltre 500 previsioni da banche e società di investimento di Wall Street.
  • Le previsioni 2022 di All-In Podcast : questo vivace podcast, con Chamath Palihapitiya, Jason Calacanis, David Sacks e David Friedberg, è sempre divertente e informativo. In questo episodio di previsioni, i maggiori vincitori e perdenti aziendali sono fantastici, così come gli asset con le migliori prestazioni.
  • principali rischi di Eurasia Group per il 2022 : questo gruppo completo di articoli copre molti argomenti e offre alcune previsioni molto credibili su ciò che potrebbe accadere sulla scena mondiale quest'anno.
  • Previsioni di Wood Mackenzie per il 2022 : gli analisti di Wood Mackenzie offrono 10 previsioni per gli sviluppi chiave previsti nei settori dell'energia e delle risorse naturali nel 2022.

consulente finanziario

Lettera agli investitori

Come prepararsi al 2022

Da anni ormai passo gli ultimi giorni del mese di dicembre a raccogliere e leggere previsioni, blog ed analisi per l’anno che verrà.

Tra rialzisti ed eterni avventori di ribassi mi stupisce sempre come tutti vadano alla ricerca dal famoso “te l’avevo detto” ma alla fine si contano su una mano le previsioni azzeccate tra le centinaia fatte.

Detto tra noi, sparando in continuazione alla fine capita a tutti primo o poi di averci indovinato. Il problema sono le altre mille volte in cui su convinzioni irrazionali si prendono decisioni sbagliate.

Vi state aspettando la mia previsione per il 2022?

Intanto vediamo cosa è successo quest’anno.

Il 2021 in 5 punti

  1. Quantitative Easing, tassi a zero, stimoli monetari e fiscali così le banche centrali restano protagoniste del mercato
  2. Tutto, ma proprio tutto, raggiunge valutazioni corpose dall’azionario, bond, materie prime fino alle crypto
  3. L’inflazione torna a bussare dopo un anno di produzione globale in letargo. Si parlava di inflazione transitoria prima, ma ad oggi sembra sarà la compagna di viaggio almeno per il 2022
  4.  “Europa e Paesi emergenti restano in favoriti per il 2021” erano i consigli degli esperti visto il prezzo alto dei titoli americani ma poi gli USA chiudono l’anno restando il miglior mercato
  5. “Visto il prossimo aumento dei tassi meglio puntare su titoli value” dicevano, ma oggi sappiamo che i temuti tassi saliranno solo nel 2022 ed il growth ha macinato performare per tutto il 2021.

Il grafico mette a confronto l’ultimo anno dello S&P500 (blu), Eurostoxx50 (rosso), Nikkei (verde) e Hang Seng (viola).

Ed il 2022?

Gli ultimi annunci delle banche centrali fanno hanno messo nella testa degli investitori che nel 2022 probabilmente ci sarà la tanto attesa correzione. La riduzione degli acquisti titoli attraverso il Tapering, la fine del supporto della Federal Reserve sugli acquisti, e 2/3 probabili rialzi dei tassi almeno in America sono fatti che sicuramente avranno riscontro sui mercati globali almeno nel breve termine.

Ogni investitore quindi vuole evitare di beccarsi lo storno, ed ogni falso esperto del settore od accattivante guru finanziario sarà pronto a proporre soluzioni cavalcando emozioni, paure ed incertezze.

Se posso darvi un primo consiglio per l’anno che verrà, state alla larga da chi si paleserà in queste situazioni offrendo soluzioni anti crollo perché come sempre quando arriverà lo si scoprirà al momento mai prima.

Un secondo consiglio, o meglio 5 spunti che voglio condividere con voi per affrontare al meglio il nuovo anno ma non solo:

  1. Sapersi adattare resta la dote principale dell’investitore vincente, nessuno riesce ad anticipare massimi e minimi di mercato quindi meglio accettare il fatto che l’inizio di ogni mercato toro o orso colpirà sempre ogni investimento;
  2. Scegli bene all’inizio che investitore vuoi essere, avere una strategia iniziale ben delineata che sappia anche come affrontare i ribassi resta l’asso vincente per creare valore dai tuoi investimenti. Ti permetterà di avere capi saldi a cui ancorarti quando le emozioni proveranno a “fregarti” facendoti fare scelte devastanti per ogni piano finanziario;
  3. Per investire oggi devi ragionare almeno su 5 anni (meglio anche 10), le soluzioni a breve termine come Bot, conti deposito e libretti postali offrono rendimenti miseri o quasi negativi, le stesse stime per obbligazioni ed azioni nei prossimi anni vedono stime di rendimenti inferiori rispetto agli anni passati quindi meglio farci amico il tempo. Più tempo potrai far stare i tuoi soldi sul mercato più saranno le soddisfazioni che ti daranno.
  4. Metti sempre in conto che il rendimento che vedi è frutto delle oscillazioni del mercato, quindi fatti da subito una idea di quanto il tuo investimento potrà oscillare, e di quanto tu sei disposto vederlo oscillare. E’normale per un investimento azionario scendere del 10%, ma storicamente è successo di vedere anche -20% o -40% riusciresti a reggerlo?
  5. Nervi saldi e lucidità nei momenti di stress emotivo sono certezze negli investitori di successo, a marzo 2020 chi è restato fermo lasciando fare al mercato il mercato ha visto nei mesi successivi grandi recuperi ed anche guadagni.

La mia previsione per il 2022

Non lo so.

Sembra una previsione scontata ma resta la più intellettualmente onesta, quindi meglio basarsi su punti incontrovertibili.

Alla fine di ogni anno ognuno di noi cerca di darsi dei buoni propositi per l’anno nuovo, questo è quello che ti consiglio:

FISSA I TUOI OBIETTIVI

Investire significa privarsi di un proprio capitale oggi per avere una soddisfazione maggiore della propria vita e di quella dei propri cari nel domani. Fare una eccellente pianificazione diventa la miglior garanzia per quel domani che ambisci.

Eccone alcuni punti fondamentali che sento di consigliarti:

  1. Dai un nome al tuo progetto (mandare i figli all’università, comprare casa, vivere di rendita);
  2. Quantifica in EURO la somma da ottenere e gli anni per realizzarla (non basta dire “voglio arricchirmi”);
  3. Pianifica una strategia che ti permetta di sfruttare il mercato nel miglior modo, che ti dia sicurezza durante le salite e soprattutto le discese;
  4. Diversifica, non esporti a rischi evitabili, non prendere decisioni seguendo il gregge, tieni le mani in tasca quando tutti vendono;
  5. Tieni sempre il focus sul TUO OBIETTIVO, non ti distrarre fai un check periodico e ricordati che stai facendo qualcosa di molto importante per il Te di domani.

Infine il MANIFESTO dell’INVESTITORE con i miglior consigli per tutte le annate sui mercati.

Goditi le festività e ti auguro il miglior 2022.

Matteo Giovagnoni

Financial Advisor