I primi 50 miliardari del mondo

Il mondo degli affari ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi due decenni.

Mentre alcune fortune sono sempre affidabilmente trasferite agli eredi designati, ci sono anche industrie completamente nuove che emergono dal nulla per modellare il paesaggio della ricchezza globale.

Come cambia il paesaggio della ricchezza, allo stesso modo cambia anche la sua distribuzione geografica.

La lista 2019 dei miliardari

Il grafico di oggi utilizza i dati dell'edizione più recente dell'elenco dei miliardari di Forbes per mappare la distribuzione delle persone più ricche del mondo, quindi confrontarlo con i dati di 20 anni precedenti.

Iniziamo qui esaminando i dati più recenti del 2019:

Rango Nome Valore netto ($ B) Cittadinanza Industria
# 1 Jeff Bezos 131  Stati Uniti d'America Tech, eCommerce
# 2 Bill Gates 96.5  Stati Uniti d'America Tech
# 3 Warren Buffett 82.5  Stati Uniti d'America investimenti
# 4 Bernard Arnault 76  Francia Beni di lusso, cosmetici
# 5 Carlos Slim Helu 64  Messico Telecomunicazioni
# 6 Amancio Ortega 62.7  Spagna Abbigliamento
# 7 Larry Ellison 62.5  Stati Uniti d'America Tech
# 8 Mark Zuckerberg 62.3  Stati Uniti d'America Tech
# 9 Michael Bloomberg 55.5  Stati Uniti d'America Media
# 10 Larry Page 50,8  Stati Uniti d'America Tech

La lista dei miliardari più recente presenta Jeff Bezos al vertice con 131 miliardi di dollari, anche se è probabile che il suo recente annuncio di divorzio fornirà un imminente scossone all'impero di Bezos .

Bezos è solo uno dei 21 americani che si trovano nella top 50, il che significa che il 42% dei migliori miliardari del mondo proviene dagli Stati Uniti.

Geografia del miliardario nel tempo

Se confrontiamo la lista dei primi 50 con quella del 1999, è interessante vedere cosa è cambiato nel tempo in termini di distribuzione geografica.

Ecco la distribuzione dei paesi migliori in entrambe le liste, confrontati:

Cittadinanza Top Billionaires (1999) I migliori miliardari (2019) Modificare
 Russia 0 5 +5
 Cina 3 7 +4
 stati Uniti 18 21 +3
 Brasile 0 2 2
 India 0 2 2
 Italia 1 2 +1
 Spagna 0 1 +1
 Messico 1 1 0
 Canada 1 1 0
 Bermuda 1 0 -1

Negli ultimi 20 anni, la Russia e la Cina hanno accumulato il maggior numero di miliardari, aggiungendo rispettivamente cinque e quattro all'elenco dei primi 50. Gli Stati Uniti ne hanno aggiunti tre, passando da 18 a 21 miliardari nel periodo di tempo.

Dall'altra parte dello spettro, Germania, Svezia e Svizzera hanno perso il maggior numero di miliardari dalla classifica dei primi 50.


Quanto vale "l'economia sommersa"

Un recente studio ha fatto luce sul fenomeno dell'evasione fiscale in Italia e in Europa mettendo in risalto dei dati di sicuro non confortanti per il Bel Paese.

Negli ultimi tempi, l’evasione fiscale è entrata prepotentemente all’interno del dibattito politico. Non si tratta però di un problema nuovo. I fenomeni di evasione fiscale esistono sin da quando i governanti impongono tasse ai loro cittadini.

Da un recente studio condotto dalla società inglese Tax Research LLP emerge che l’Italia è il primo paese per evasione fiscale in Europa, con circa 190 miliardi di euro di tasse evase.

Per avere un’idea concreta del danno da evasione fiscale per la società, i mancati introiti per lo Stato italiano equivalgono a circa il doppio della spesa pubblica in sanità.Nella classifica dell’evasione fiscale in Europa, dietro all’Italia si piazzano in ordine Germania (125 miliardi), Francia (118 miliardi) e Regno Unito (87 miliardi). In totale, prendendo come riferimento l’anno fiscale 2015, l’evasione fiscale tra i Paesi Membri dell’Unione pesa 824 miliardi di euro. È più di sei volte la dimensione del bilancio annuale dell’UE.

È interessante anche notare come cambia questa classifica se consideriamo il peso che l’evasione fiscale ha sul gettito fiscale. Italia, Germania e Francia sono infatti le tre più grandi economie dell’eurozona e anche per questo motivo il valore assoluto delle tasse evase è molto elevato.

Se ci si sposta in termini relativi, il tax gap dell’Italia, cioè il rapporto tra fisco evaso ed entrate fiscali dello Stato, si attesta al 23,28%. Ciò significa che per ogni euro riscosso dal fisco italiano, si perdono circa 23 centesimi in evasione fiscale.

Peggio di noi soltanto Romania (29,51%), Grecia (26,11%) e Lituania (24,36%). Il paese europeo con il tax gap più basso è invece il Lussemburgo, dove l’evasione fiscale pesa il 7,98% degli introiti statali.

Risultato finale? Nei vari paesi europei, il gap medio di tasse evase oscilla da minimi del 7,98% in Lussemburgo (ben più attivo però sul fronte delle politiche di «ottimizzazione fiscale», cioè di sconti ad hoc per le aziende) a massimi del 29,5% in Romania.

L’Italia si colloca fra i paesi più inclini all’evasione sia in valori percentuali (il tax gap è del 23,28%) sia, e soprattutto, in valori assoluti: circa 190 miliardi di euro, 65 miliardi in più rispetto ai 125 della Germania e circa 73 miliardi in più rispetto ai 117,9 miliardi della Francia. Cifre che non meravigliano, se si considera che la Penisola ha bruciato solo nel 2016 un totale di 35,9 miliardi di Iva non incassata.

LA MAPPA 
Il divario tra redditi dichiarati nel 2017 dalle persone fisiche (anno d'imposta 2016) e spesa delle famiglie (Fonte: elaborazione Deim, Università della Tuscia per Il Sole 24 Ore del Lunedì)

«L’Italia sconta un problema storico di debolezza politica nella raccolta delle tasse. Per migliorare l’efficacia servirebbe un sistema più efficiente, è vero. Ma anche un cambiamento politico, che non vedo».
Richard Murphy,
Professor of International Political Economy, City, University of London.


Mental accounting e pianificazione finanziaria

Alla base di una buona strategia di investimento c'è la definizione dei propri obiettivi personali e finanziari. Organizzare il proprio patrimonio in "cassetti" permette ad ogni risparmiatore di avere mentalmente un maggiore consapevolezza e sicurezza anche in momenti di mercato difficile.

Il primo passo per avvicinarsi al mondo della consulenza finanziaria è creare un piano di investimento, e per realizzarlo la definizione degli obiettivi è fondamentale.

Ora provate a mettervi davanti ad un foglio bianco, ed iniziate a pensare quali possono essere i motivi per cui risparmiate, o le esigenze future che vorreste iniziare a colmare già da ora.

E' difficile lo so, lo vedo ogni giorno parlando con tanti risparmiatori che decidono di prendere le redini della propria vita finanziaria.Tanti di loro vivevano finanziariamente alla giornata, convinti di riuscire a far fronte ad ogni evenienza. Poi ecco l'imprevisto: la rottura dell'auto, dei rinnovamenti da fare in casa o la voglia di mandare il proprio figlio a studiare "fuori" e, "Dove trovo i soldi?" diventa la domanda di rito.

Prendere più seriamente la propria pianificazione finanziaria significa innanzitutto, farsi trovare pronti in situazioni come quelle sopra.

E tutto parte dalla definizione dei propri obiettivi finanziari.

Iniziare può risultare difficile, soprattutto se non si ha al proprio fianco qualcuno che dia degli input per farlo.

Ecco perchè oggi voglio provare a darti 3 spunti per iniziare a dare il giusto peso alla organizzazione della tua finanza personale:

1. Iniziare non è facile ma neanche impossibile

Creare un piano finanziario all'inizio non significa avere da subito un progetto finanziario dettagliato al centesimo, ma anzi un "disegno" fatto di getto che abbellirai nel tempo.

Siediti, prendi un foglio e scrivi 3 obiettivi che vuoi raggiungere nella tua vita.

Un auto nuova, la sicurezza economica, un viaggio o una vecchiaia tranquilla. Queste possono essere idee ma tu non farti problemi ed aggiungi ciò che vuoi.

Definite le mete, ora va scelto il percorso da fare ed il tempo per raggiungerle. Ma attenzione, tutto va fatto un passo alla volta.

2. Traccia la mappa, scegli la strada ed i mezzi per arrivare alla meta dando sempre un occhio alle migliorie in corso d'opera

Creare e seguire un piano di investimenti non significa ingessarsi ad uno schema ma anzi. Un piano di investimenti "perfetto" è uno strumento flessibile, deve perciò sapersi adattare alla tua vita. Infatti lo puoi cambiare ogni volta che raggiungi i tuoi obiettivi finanziari o ne vuoi aggiungere di nuovi.

3. Prova a definire il futuro

Definiti gli obiettivi ed i passi da fare per raggiungerli puoi provare a stimare cosa ti aspetta una volta arrivato. "Quanti soldi avrò?" è la domanda che scaturisce naturalmente facendo una pianificazione.
Una risposta certa al 100% non esiste perchè una delle cose più difficili da fare è capire quanti soldi potrai avere tra 10-20 anni, dopo averli investiti correttamente. Sappiamo che il tempo e l'interesse composto sono 2 elementi fondamentali per il successo di un investimento.

Ora ti lascio questo simulatore per pensare al tuo risparmio tra molti anni ed a questo video per iniziare la tua vita da "investitore evoluto".

https://youtu.be/1cQUlmdQdOs
Un video che spiega in inglese cosa è il Mental Acoounting

I 3 pilastri della pianificazione finanziaria

Prima di scegliere se e come investire è necessario riflettere sugli elementi che concorrono a definire un piano finanziario.

Definire il profilo di investitore è il primo step, la pianificazione poi ne consegue naturalmente come passo successivo del processo di investimento articolandosi in 3 punti: obiettivi, l’orizzonte temporale e la capacità di sopportare il rischio.

Dopo aver riflettuto attentamente sulle caratteristiche del tuo profilo, potrai cominciare a ragionare su come operare e sui prodotti finanziari in cui investire, anche scegliendo un esperto a cui rivolgerti per un supporto professionale.

COME SCEGLIERE IL CORRETTO PERCORSO PER INVESTIRE

Prima di scegliere se e come investire è necessario conoscere te stesso e riflettere sugli elementi che concorrono a definire il tuo profilo di investitore. Tra questi vi sono:

Gli obiettivi di investimento

Spesso gli investitori dichiarano di voler guadagnare “il più possibile” o aspirano a obiettivi irrealistici, probabilmente ignorando che al crescere del rendimento atteso cresce anche il rischio. Gli obiettivi dovrebbero riflettere invece le tue reali esigenze di vita, ad esempio: una casa di proprietà, un viaggio, l’università per i figli. Le risorse necessarie per soddisfare tali esigenze, il momento in cui vuoi realizzare i tuoi desideri e la priorità che assegni a ciascuno dei tuoi bisogni: questi sono il punto di partenza per definire i tuoi obiettivi di investimento

L’orizzonte temporale

L’orizzonte temporale è il periodo di tempo per il quale intendi rinunciare alle tue disponibilità finanziarie per investirle in vista di un obiettivo futuro. Questo dipende dalle esigenze individuali e famigliari. Tali esigenze possono essere di breve periodo, quali il pagamento delle bollette delle utenze domestiche e delle tasse, o di lungo periodo, come l’acquisto di una casa o la pensione.

Tempo e rischio sono hanno un rapporto fondamentale nella scelta della soluzione di investimento. Se l’orizzonte temporale è di breve periodo, è bene che l’investimento sia a basso rischio e, quindi, tenda soprattutto a proteggere il capitale. Al contrario, in un’ottica di lungo periodo è possibile accettare rischi maggiori nell’aspettativa di maggiori guadagni. Tuttavia, la disponibilità ad accettare rischi (ossia la tua tolleranza al rischio) è una caratteristica assolutamente personale e soggettiva. Se vuoi saperne di più continua a leggere

La capacità di sopportare il rischio

La tolleranza al rischio è una nozione particolarmente complessa e una grandezza molto difficile da misurare. Questa si riferisce a due dimensioni: quella economica, intesa come capacità economica di sostenere eventuali perdite, e quella emotiva, intesa come capacità di sopportare il rischio senza vivere situazioni di particolare stress e disagio. Considera queste due capacità prima di prendere decisioni. Inoltre, spesso l’atteggiamento verso il rischio dipende dal rischio percepito piuttosto che dalle caratteristiche oggettive dei prodotti finanziari che stai valutando. E il rischio percepito, a sua volta, può essere distorto da tante variabili. Capita, infatti, che la tua valutazione del rischio associato a un investimento possa poi risultare modificata dai tuoi sensi, dalle tue emozioni e dalle tue conoscenze

Solo dopo aver riflettuto attentamente sulle caratteristiche del tuo profilo di investitore, potrai cominciare a ragionare sulle modalità attraverso le quali operare e sulle soluzioni in cui investire.

Investire è un processo non lo scordare mai!


Le grandi economie rallenteranno la crescita?

Secondo le stime di J.P. Morgan, Cina, Stati Uniti e l'Eurozona registreranno una crescita minore del Pil.

Proviamo intanto a vedere con il grafico sotto dove si prevede che la crescita globale si verifichi nel 2019:

Il grafico di oggi utilizza i dati di Standard Chartered e del Fondo monetario internazionale per stimare dove ci sarà crescita economica nel 2019 usando termini di parità di potere d'acquisto (PPP).

Nella tabella a seguire invece, si confronta anche la quota della torta del PIL globale presa nel tempo da paesi e regioni chiave:

Paese o Regione Quota di crescita del PIL globale (PPA) nel 2019F
Cina 33%
Altro Asia (Escl. Cina / Giappone) 29%
stati Uniti 11%
Medio Oriente e Nord Africa 4%
Area Euro 4%
America Latina e Caraibi 3%
Altra Europa 3%
Africa sub-sahariana 2%
Giappone 1%
Regno Unito 1%
Canada 1%
Resto del mondo 8%

L'Asia nel suo complesso rappresenterà il 63% di tutta la crescita del PIL globale (PPP) quest'anno, con la parte del leone che andrà alla Cina. Paesi come l'India e l'Indonesia contribuiranno alla quota "Altro Asia" e il Giappone contribuirà solo all'1% alla crescita globale.

In termini di economie sviluppate, gli Stati Uniti porteranno il pacchetto (11%) a contribuire alla crescita globale. L'Europa aggiungerà l'8% tra le varie sottoregioni e il Canada aggiungerà l'1%.

Quota di economia globale nel tempo

Sulla base delle proiezioni di cui sopra, è interessante dare un'occhiata al modo in cui ogni regione o quota del PIL globale (PPP) del paese è cambiata negli ultimi decenni.

Per fare ciò, utiliziamo le proiezioni IMF dal suo strumento di mappatura dei dati per approssimare le regioni sopra, anche se ci sono alcune piccole differenze nel modo in cui i dati sono organizzati.

Paese o Regione Quota del PIL (PPP, 1980) Quota del PIL (PPP, 2019F) Modificare
Sviluppo dell'Asia 8,9% 34,1% +25.2 pp
Unione europea 29,9% 16,0% -13,9 pp
stati Uniti 21,6% 15,0% -6,6 pp
America Latina e Caraibi 12,2% 7,4% -4,8 pp
Medio Oriente e Nord Africa 8,6% 6,5% -2,1 pp
Africa sub-sahariana 2,4% 3,0% +0,6 pp

Negli ultimi 40 anni, lo sviluppo dell'Asia ha aumentato la sua quota nell'economia globale (in termini di PPP) dall'8,9% ad un 34,1% stimato oggi. Questa regione dominante comprende Cina, India e altre economie in rapida crescita.

L'Unione europea e gli Stati Uniti hanno contribuito con il 51,5% della produttività globale nel 1980, ma ora rappresentano il 31% del mix economico totale. Allo stesso modo, le regioni dell'America Latina e del MENA stanno assistendo a diminuzioni simili della loro fetta di torta economica.

Ieri, oggi e chissà domani chi sarà la locomotiva della crescita globale.


I Giganti del Tech negli ultimi 20 anni

Il mondo degli affari non è certamente statico.

"To big to fail" è una delle frasi più famose del mercato finanziario.

Ciò significa che è improbabile che i leader di mercato nei settori più stabili mantengano le loro posizioni di leadership per lunghi periodi di tempo .

Lo stesso vale anche per un mondo dinamico come quello della tecnologia. La volatilità di questo giovane mercato infatti ha portato ad una alternanza di aziende rilevante negli ultimi venti anni.

Le più grandi aziende tecnologiche per capitalizzazione di mercato

L'animazione cattura il folle mondo delle valutazioni tecnologiche per le aziende più conosciute e di cui tutti almeno una volta abbiamo sentito parlare nella nostra vita di ogni giorno.

Guarda in 1 minuto venti anni dell'industria tecnologica:

https://youtu.be/RSuloaATQRA

Nell'arco di soli 23 anni, l'azienda in cima alla lista ribalta otto volte - e se si dovesse ottenere una maggiore granularità con i numeri (osservando le valutazioni giornaliere, ad esempio), si vedrebbe accadere molto più spesso.

Ma chi sono i leader del mercato oggi?

Come abbiamo notato sopra, le valutazioni delle società sono in costante cambiamento e, all'inizio di settembre 2018, sia Apple che Amazon hanno addirittura superato il traguardo di $ 1 trilione per un breve periodo di tempo.

Utilizzando gli stessi criteri dell'animazione precedente, che è basata su società quotate negli Stati Uniti, ecco le prime 10 società tecnologiche:

Rango Azienda Ticker (s) Market Cap (18 marzo 2019)
# 1 Microsoft MSFT $ 902 miliardi
# 2 Mela AAPL $ 887 miliardi
# 3 Amazon AMZN $ 856 miliardi
# 4 Alfabeto GOOG, GOOGL $ 824 miliardi
# 5 Alibaba BABA $ 471 miliardi
# 6 Facebook FB $ 458 miliardi
# 7 Intel INTC $ 243 miliardi
# 8 Cisco CSCO $ 236 miliardi
# 9 Oracolo ORCL $ 192 miliardi
# 10 Netflix NFLX $ 159 miliardi

Basato sui dati del 18 marzo 2019

Questo non è un elenco completo a livello globale, in quanto manca di aziende come Tencent che sono quotate in altre borse come la Borsa di Hong Kong. Sulla base dei recenti tassi di conversione HKD / USD, si stima che Tencent oggi valga circa 450 miliardi di dollari - stabilendosi al settimo posto nella lista.

Il cambiamento è l'unica costante nel mondo tecnologico, e sicuramente chiunque può rendersene conto.

Una tecnologia diventa sempre prima obsoleta spingendo questo mercato a sempre nuove innovazioni, ed è per questo che l'elenco qui sopra delle più grandi aziende tecnologiche sarà probabilmente molto diverso tra qualche mese o forse tra qualche settimana.

Questa è la tecnologia oggi!.


La noia dell'investitore vincente

Pianificare per obiettivi e tempo, adottare e mantenere strategie anche in momenti difficili queste sono le principali regole per ottenere risultati positivi. Semplice, ma spesso noioso creando terreno fertile per l'emotività.

La noia duratura è il biglietto vincente per investimenti di successo e lo stesso vale per la maggior parte delle attività.

Una volta in una intervista ad Andrea Pirlo in cui gli si chiedeva a cosa era dovuto la bravura nel calcio piazzato lui rispose: " Finito l'allenamento, mentre tutti i compagni vanno a fare massaggi e doccia io mi fermo mezz'ora, ogni volta, e tiro almeno 30 punizioni da angolazioni diverse".

Le persone di successo sono come il resto di noi. Ogni giorno vivono la loro vita, con abitudini e ripetizioni di gesti e modi. Sempre la stessa "minestra" ma preparata ricercando la perfezione e mangiata sempre come fosse la più buona.

La motivazione giornaliera è il motore principale.

I problemi saltano fuori quando la motivazione scende, e la nostra inclinazione naturale ci porta a cambiare strategia. Questo vale anche per le cose che facciamo bene. La noia, insomma, è un potente agente di cambiamento.

Machiavelli una volta disse: "Gli uomini desiderano la novità a tal punto che quelli che stanno facendo bene desiderano un cambiamento tanto quanto quelli che stanno facendo male".

Potremmo quindi dire che la linea tra successo e fallimento è definita dalla tolleranza alla noia. Ripetere senza fine gli stessi compiti genera eccellenza ma non è per tutti.

Così vale per la vita, per lo sport ed il lavoro ed alla stessa maniera vale per gli investimenti.

George Soros una volta affermò: " Se investire è divertente, se ti stai divertendo, probabilmente non stai facendo soldi. Un buon investimento è noioso. "

Ci sono diversi modi per far crescere la ricchezza nel tempo e nessuno include un QI simile a Einstein o la creatività di Michelangelo.

Sono altre le caratteristiche necessarie per essere investitori di successo:

  • Abbandona le mode del momento come le Crypto ed affidati agli indici finanziari
  • Sii paziente,ci vogliono anni prima di realizzare i frutti della pianificazione finanziaria.
  • Stai lontano dal guardare il tuo conto durante i mercati toro per vedere quanti soldi hai " fatto".
  • Mantieni un po' di noiosi fondi indicizzati e respingi il fascino dell'ultimo e più grande gestore di fondi del momento.
  • Contribuisci a creare soluzioni di risparmio ricorrente con un importo prestabilito ad ogni stipendio. La costanza ti permetterà di affrontare i momenti del mercato con più sicurezza.
  • Disattiva il rumore dei media finanziari e leggi un buon libro o fai un pisolino. ( Entrambi sono migliori per la salute e la ricchezza).
  • Dedica più tempo a discutere di pianificazione finanziaria ed efficienza fiscale/assicurativa piuttosto che cercare di capire quale sarà la prossima Amazon.
  • Capire di non fare nulla è una strategia potente.

L'emotività e l'eccitazione nelle scelte di investimento hanno distrutto più portafogli rispetto ai peggiori mercati ribassisti. Il noioso INTERESSE COMPOSTO, invece, è il maggior creatore di ricchezza per i tuoi risparmi.

La capacità di attenersi a un programma che rivaleggia con l'eccitazione di guardare la vernice secca determina il successo o il fallimento in un investimento.

La principale minaccia per gli investitori è l'incapacità di far fronte alla noia. La tolleranza a questa diventa essenziale per il risparmiatore.

Pianifica, monitora ed aspetta di raccogliere i meritati frutti.

La domanda è puoi aspettarli?


Come va il mercato azionario?

Mettere soldi duramente guadagnati nel mercato azionario può rendere alcune persone nervose. Ecco perchè è molto importante sapere e conoscere cos'è e come "vive" il mercato azionario. Una maggiore consapevolezza porta il risparmiatore a vivere serenamente i propri investimenti.

È risaputo che una correzione di mercato può verificarsi in qualsiasi momento, e il timore di crolli del mercato può rendere anche gli investitori più esperti a prendere decisioni discutibili.

Se è vero che mettere i tuoi soldi in gioco non è mai facile, il record storico del mercato azionario è praticamente inconfutabile: i mercati statunitensi hanno costantemente operato per lunghi periodi di detenzione, anche risalendo al 19 ° secolo.

Performance di mercato (1872-2018)

L'animazione di oggi arriva da The Measure of a Plan , e mostra le prestazioni del mercato statunitense rispetto a diversi orizzonti temporali di rotazione utilizzando rendimenti annualizzati.

Nota: l'animazione utilizza i ritorni totali reali dell'indice S & P Composite dal 1872 al 1957 e, successivamente, dell'indice S & P 500 dal 1957 in poi. 
I dati sono stati rettificati per reinvestire i dividendi e l'inflazione.

Utilizzando solo intervalli di tempo di un anno, il mercato può essere un crapshoot. Sfortunatamente, se dovessi semplicemente scegliere un periodo di un anno a caso, ci sarebbe una possibilità significativa di perdere denaro.

Tuttavia, man mano che i tempi si allungano - l'animazione passa a periodi di 5 anni, di 10 anni e poi di 20 anni - la frequenza delle perdite diminuisce rapidamente. Quando arrivi alla finestra dei 20 anni, non c'è un singolo caso in cui il mercato abbia avuto un rendimento negativo.

Perché il tempo conta

In oltre 146 anni di dati, la possibilità di vedere i rendimenti negativi per un dato anno è di circa il 31%.

Questo fatto di per sé è abbastanza allarmante, ma ancora più importante da notare è la distribuzione dei rendimenti in quegli anni di ribasso. Come potete vedere nella seguente tabella tratta da The Measure of a Plan :

Secondo i dati, ci sono stati 10 anni individuali in cui il mercato ha perso oltre il 20%, mentre quelli inferiori sono notevolmente superati dagli anni con rendimenti positivi.

Ciò chiarisce che i tempi sono importanti.

Le performance passate ovviamente non garantiscono risultati futuri, ma il track record storico in questo caso è piuttosto robusto.

Ecco perché gli investitori a lungo termine possono vedere che finché il loro orizzonte temporale viene misurato in decenni, è maggiore la probabilità di guadagnare nel mercato azionario.


Liberati dalla paura del mercato azionario in 7 step

L'attuale mercato rialzista delle azioni festeggia oggi 10 anni di sbalorditivi rendimenti, il che lo rende il più lungo mercato toro di tutta la storia moderna.

I più grandi mercati Bull

Rango Mercato in rialzo Lunghezza
# 1 09'-18 '(corrente) 120
# 2 '90 -'00 114 mesi
# 3 '49 -'56 86 mesi
# 4 '74 -'80 74 mesi
# 5 '82 -'87 60 mesi

Comprensibilmente, questo rende molte persone molto nervose.

Ecco i sette fatti che ti libereranno dalla paura dei crolli del mercato azionario attraverso l'analisi di decenni di dati.

Fatto n. 1: in media, le correzioni si verificano una volta all'anno

Per oltre un secolo, il mercato ha visto quasi una correzione (un declino del 10% o più) all'anno. In altre parole, le correzioni sono una parte regolare delle stagioni finanziarie e puoi aspettarti di vedere tante correzioni quanti compleanni per tutta la vita.

La correzione media è simile a questa:

  • 54 giorni
  • Declino del mercato del 13,5%
  • Si verifica una volta all'anno

L'incertezza di una correzione può spingere le persone a commettere gravi errori, ma in realtà la maggior parte delle correzioni è finita prima che tu te ne accorga. Se tieni duro, è probabile che la tempesta passerà.

Fatto n. 2: meno del 20% di tutte le correzioni si trasforma in un mercato ribassista

Quando il mercato azionario inizia a precipitare, si può essere tentati di abbandonare la nave vendendo beni e trasferendoli in contanti. Tuttavia, farlo potrebbe essere un grosso errore.

Probabilmente venderai tutte le tue risorse a un livello basso, proprio prima che il mercato rimbalzi!

Perché? Meno del 20% delle correzioni si trasforma in mercati orso. In altre parole, l'80% delle correzioni sono solo brevi interruzioni in mercati rialzati altrimenti intatti: ciò significa che vendere presto ti farà perdere il resto della tendenza al rialzo.

Fatto n. 3: Nessuno può prevedere in modo coerente se il mercato aumenterà o diminuirà

I media perpetuano un mito che, se sei abbastanza intelligente, puoi prevedere le mosse del mercato ed evitare i suoi discendenti.

Ma la realtà è: nessuno può cronometrare il mercato.

Durante l'attuale mercato rialzista di nove anni, ci sono state dozzine di richieste di arresti del mercato azionario anche da parte di investitori molto esperti. Nessuna di queste chiamate si è avverata, e se avessi ascoltato questi esperti, avresti perso il lato positivo.

L'unico valore degli inventori di azioni è quello di far apparire gli indovini.

- Warren Buffett

Fatto n. 4: il mercato è sempre aumentato, nonostante le battute d'arresto a breve termine

Le correzioni di mercato sono un evento molto regolare. Ad esempio, l'indice S & P 500 - l'indice principale che replica il mercato azionario statunitense - è sceso in media del 14,2% ad almeno un punto ogni anno tra il 1980-2015.

Come l'inverno, queste correzioni fanno parte delle stagioni del mercato. In questo stesso periodo di tempo, nonostante queste cadute temporanee, il mercato ha finito per ottenere un rendimento positivo 27 su 36 anni. Questo è il 75% delle volte!

Fatto n. 5: storicamente, i mercati ribassisti sono accaduti ogni tre o cinque anni

Nell'arco di 115 anni tra il 1900 e il 2015, ci sono stati 34 mercati orso.

Ma i mercati orso non durano. In quel lasso di tempo, hanno variato da 45 giorni a 694 giorni, ma in media sono durati circa un anno.

Fatto n. 6: i mercati Bear diventano mercati rialzisti

Ti ricordi quanto fragile fosse il mondo nel 2008 quando le banche stavano collassando e il mercato azionario era in caduta libera?

Quando hai immaginato il futuro, ti è sembrato buio e pericoloso? O sembrava che i bei tempi fossero proprio dietro l'angolo e la festa stava per iniziare?

Il fatto è che, una volta terminato il mercato degli orsi, i successivi 12 mesi possono vedere guadagni di mercato cruciali.

Le migliori opportunità arrivano in tempi di massimo pessimismo.

- John Templeton

Fatto n. 7: Il più grande pericolo è essere fuori dal mercato

Dal 1996 al 2015, l'indice S & P 500 ha registrato una media dell'8,2% all'anno.

Ma se ti sei perso i primi 10 giorni di trading in quel periodo, i tuoi rendimenti sono diminuiti solo del 4,5% all'anno.

Peggiora! Se ti sei perso i primi 20 giorni di contrattazioni, i tuoi guadagni erano solo del 2,1%.

E se ti sei perso i primi 30 giorni di contrattazione? I tuoi ritorni svaniti nel nulla, cadendo fino a zero!

Non puoi vincere seduto in panchina. Devi essere nel gioco. Per dirla in altro modo, la paura non viene premiata. Il coraggio è

- Tony Robbins

Prima comprenderai questi sette fatti, e prima sarai in grado di prepararti per le ricorrenti stagioni del mercato finanziario, incluso il freddo inverno di ribassi.


7 consigli fondamentali per gestire i propri soldi

La finanza personale è uno strumento essenziale per una corretta gestione del proprio risparmio. Vediamo come massimizzare il tuo capitale grazie a questi 7 consigli.

La finanza personale è uno strumento potente per gestire, ottimizzare e aumentare i propri risparmi seguendo delle semplici indicazioni e un bilancio ben strutturato. Tuttavia, molti italiani alla parola “finanza” scappano via e si nascondono dietro la scusa di una beata ignoranza, presumendo si tratti di concetti incomprensibili.

Ma la finanza personale è un’occasione preziosa che, dalla casalinga al dirigente di banca, aiuta a massimizzare la salute finanziaria personale di ciascuno di noi.

Ecco 7 consigli di finanza personale di cui nessuno dovrebbe far meno nel gestire i propri risparmi.

1. Fatti pagare quanto meriti e spendi meno di quanto guadagni

È semplicistico, è vero, ma è incredibile la quantità di persone che non riesce a seguire neanche questa semplice regola.

Devi conoscere quanto vale il tuo lavoro sul mercato valutando le tue abilità, la produttività, le responsabilità che hai e, soprattutto, il contributo che riesci a portare alla tua azienda. Essere sottopagati anche solo di 1.000 euro all’anno (poco più di 80 ero al mese) può avere un effetto cumulativo significativo nel corso della tua vita lavorativa.

Non importa quanto tu venga pagato, se poche centinaia oppure migliaia di euro, se spendi più di quanto guadagni. Spesso è molto più facile spendere meno che guadagnare di più, e un piccolo sforzo nel tagliare i costi nei vari aspetti della propria vita può portare a grandi risparmi. Non necessariamente bisogna parlare di grandi sacrifici.

2. Rispetta il tuo bilancio

Budget, piano di spesa, bilancio, chiamalo come vuoi. Come fai a sapere dove e come spendi se non hai un bilancio in cui monitori l’andamento delle tue finanze?
E soprattutto, come puoi tagliare le spese e sapere dove risparmiare?
È il caso di creare e tenere aggiornato un bilancio in una semplice tabella Excel o qualche App dedicata: coraggio!

3. Vacci piano con la carta di credito

Quella tesserina di plastica è così facile da usare, ma non dimentichiamo che si tratta di denaro vero che prima o poi verrà scalato dal tuo conto.

4. Integra la tua pensione

La pensione promessa dall’INPS o dalla propria cassa previdenziale è destinata a scendere ogni anno che passa. Per questo motivo è giunto il momento di informarsi su una pensione integrativa, che fornisca un plus mensile una volta raggiunta l’età pensionabile.

5. Sviluppa un piano di risparmio

Non pensare al risparmio come un “mettere da parte” ciò che rimane del tuo stipendio a fine mese. Pianifica di risparmiare, invece, almeno il 5-10% del tuo stipendio prima di iniziare a pagare le bollette o effettuare altre spese.

6. Investi!

Senza paura e con raziocino informati su come impegnare nelle migliori soluzioni di investimento il tuo risparmio, pianifica e datti degli obbiettivi di investimento.

7. Occhio alla dichiarazione dei redditi

Se la tua dichiarazione dei redditi finisce sempre, e di molto, in debito, allora non stai utilizzando le deduzioni e le detrazioni che l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione. Il tuo commercialista a riguardo può aiutarti.

La finanza personale può, e deve, migliorare in modo stabile i tuoi risparmi e la tua capacità finanziaria.

Conoscerla ed applicarla è la base per avere le redini della tua vita finanziaria.