L'indice migliore per i tuoi investimenti: Opportunità ed Appagamento
"il mercato azionario è il miglior strumento democratico di ridistribuzione della ricchezza. Punisce gli eccessi emotivi e premia nel tempo i miti razionali"
10 anni di professione e chi non ottiene risultati fa sempre gli stessi errori.
Mercati sui massimi o quasi ( perche sempre domani conosciamo se ieri è stato toccato il massimo di periodo)i media si riempiono di titoli che celebrano i best performer (#fondi, #Etf, #azioni e #crypto). Furbizia ed AVIDITÀ ingolosiscono di guadagni facili sprovveduti, saccenti e presuntuosi.
"COMPRIAMO #NVIDIA tanto sale" , "#MicroStrategy ha fatto il 100% entriamo" e ognuno sono convinto avrà la sua frase da poter aggiungere.
Il mercato da dicembre sta facendo pulizia di chi si reputa superiore e sempre così sarà.
Mercati che scendono arrivando magari su minimi (vale nota sopra) i media si riempiono di titoli nefasti evidenziando le perdite (non sono tali ma oscillazioni negative finché non si vende). Pessimismo e PAURA colpiscono sprovveduti, inconsapevoli e disorganizzati.
"il mercato scenderà ancora meglio vendere", "temo che con I dazi ci sarà un grosso storno" ed aggiungete la vostra nei commenti.
Anche qua il mercato farà pulizia di chi non avrà organizzato il suo piano o non avrà fede nello stesso. Di chi non ha consapevolezza su come vivere i propri investimenti o peggio ancora di chi sa sempre cosa succederà domani.
HAI PRESENTE IL FEAR AND GREED INDEX?
Oggi indica estreme paura nei mercati.
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Basta sostituire 2 parole:
PAURA -> OPPORTUNITÀ
AVIDITÀ -> APPAGAMENTO
e comportarsi razionalmente di conseguenza.
Mente e mercati: perché cambiare è così difficile?
- A volte la troppa scelta a disposizione manda in tilt la nostra mente, impedendoci di scegliere.
- La paura di sbagliare o di perdere un’alternativa migliore ci porta a “immobilizzarci”.
- Abbracciare il cambiamento è importante per evolvere. Anche negli investimenti.
COSA SUCCEDE QUANDO LA SCELTA È TROPPA
L’esperimento della marmellata
Fonte: elaborazione Wealthype
Viviamo in un mondo in cui le opportunità di scelta appaiono quasi infinite. Lo shopping online ci permette di confrontare un numero di alternative di uno stesso prodotto che qualche anno fa era semplicemente impensabile. E lo stesso discorso vale per le piattaforme di streaming o per le società di food delivery.
Certe volte, però, troppa scelta ci “congela”, portandoci a rinunciare del tutto. Non ti è mai capitato di impiegare talmente tanto tempo a scegliere quale serie vedere da finire per accorgerti che è ora di andare a letto senza aver guardato niente? O di aver rimandato all’infinito un acquisto tutto sommato poco importante – una borsa da palestra, un paio di scarpe – nella speranza di trovare l’opzione “perfetta”, che però non arrivava mai?
Ecco, se ti è capitato sei stato anche tu vittima di quello che in psicologia viene chiamato “choice overload” (sovraccarico da scelta) o anche, se ti piacciono le sigle, “FOBO”, acronimo di Fear Of Better Options.
Di cosa parliamo quando parliamo di “FOBO”?
La FOBO è una tendenza della psiche umana che è stata indagata in diverse occasioni. L’infografica in apertura è tratta da uno studio condotto anni fa dagli psicologi Sheena Iyengar e Mark Lepper della Columbia and Stanford University (1). In buona sostanza, un negozio di alimentari ha proposto un’esposizione di marmellate ai suoi clienti: in una giornata sono state esposte 24 diverse marmellate, mentre in un’altra giornata la scelta è stata ridotta a sei gusti. Ebbene, se la vasta scelta ha suscitato maggiore interesse tra i clienti, alla fine gli acquisti effettivi sono stati molto inferiori a quelli registrati dal banchetto con una selezione ridotta di gusti.
Il motivo? Troppa possibilità di scelta ci fa andare in “cortocircuito”: la nostra mente viene sopraffatta dalla paura di non scegliere l’opzione migliore, di commettere errori, di rinunciare ad altre possibilità interessanti. E così non sceglie affatto, restando immobile. In questo caso, l’ansia da FOBO si tramuta addirittura in FODA, ossia in Fear Of Doing Anything, paura di compiere una qualunque scelta. Sempre per chi ama le sigle.
Certo, compiere delle scelte è difficile, perché comporta il passaggio dal piano della possibilità, in cui tutto può ancora succedere, a quello della realtà, in cui bisogna necessariamente scartare le alternative. Allo stesso tempo, però, compiere una scelta è entusiasmante, perché ci consente di imprimere una direzione alla nostra vita. E di cambiare rotta, quando le condizioni lo richiedono.
FOBO e FODA nella gestione degli investimenti
Anche quando si parla di gestione dei risparmi una continua procrastinazione o addirittura un “immobilismo” nelle scelte rischia di essere davvero controproducente. Iniziare finalmente a investire o cambiare un piano di investimento che per te non funziona più è fondamentale, anche se per farlo devi vincere la tua resistenza al cambiamento.
Spesso cambiare idea (e agire di conseguenza) è più faticoso che rimanere nel percorso già intrapreso. Nella vita così come negli investimenti. Ma sul lungo periodo, doversi adattare a una situazione non più ottimale può essere molto più difficile (o dispendioso) di quanto possa esserlo, nel breve termine, farti coraggio e rivedere le scelte fatte.
Prendiamo il caso dei mercati finanziari: nel 2024 l’azionario ha messo a segno performance decisamente positive (e anche in questi primi mesi del 2025 sta consegnando rendimenti interessanti). Eppure, come mostra una recente indagine di Unimpresa (2), la quota di risparmio detenuta in contante e depositi resta molto elevata tra i risparmiatori italiani (anche se si nota una lenta crescita degli investimenti azionari).
I RISPARMI E GLI INVESTIMENTI DEGLI ITALIANI
Fonte: Centro Studi Unimpresa su dati Banca d’Italia
Del resto, abbandonare la “cara vecchia” liquidità può spaventare. I mercati finanziari offrono moltissime possibilità in termini di strumenti, grado di rischio, durata, area geografica, settore e chi più ne ha più ne metta. Aggiungiamoci che magari non sei proprio un drago in materia di finanza e il cocktail è completo: scatta la FOBO, ti metti a ragionare su quale sia la scelta migliore, non ne vieni a capo, temi di sbagliare e alla fine, semplicemente, ti fermi e non investi affatto.
Davvero è meglio non scegliere piuttosto che scegliere male?
In realtà, la “non scelta” ha un costo, che nel caso specifico si chiama “inflazione”. E di recente abbiamo visto quanto non ne voglia sapere di mollare la presa (si vedano, per esempio, i dati sul CPI statunitense di gennaio). Per avere un’idea di quanto possa arrivare a pesare l’inflazione, è sufficiente dare un’occhiata al grafico sul potere d’acquisto di un dollaro USA nel tempo.
IL VALORE DEL DOLLARO USA DAL 1700 A OGGI
Fonte: Statista
Se scegli “la strada vecchia” – cioè, il non investimento – la perdita nell’arco degli anni può essere anche molto significativa. Anche perché, se il potere d’acquisto tende a scendere (o, almeno, così è stato negli ultimi 300 e passa anni), per i mercati azionari è vero il contrario: sul lungo periodo tendono a salire. Te lo abbiamo già mostrato, ma in questi casi, come si dice, “repetita iuvant”.
L’INDICE S&P 500 HA CONTINUATO A SALIRE NEGLI ULTIMI 90 ANNI
Fonte: Macrotrends. Dati al 31 dicembre di ogni anno dal 1928
La FOBO – o un vero e proprio blocco decisionale – può colpire anche chi già investe sui mercati. In questo caso, può succedere che l’investitore si renda conto che il suo portafoglio andrebbe rivisto, ma è restio a intervenire perché non vuole vedere la perdita monetizzata. L’attesa, però, non porta da nessuna parte. Guardare in faccia la realtà e agire di conseguenza può portare a grandi soddisfazioni, al netto della inevitabile fase di assestamento nella nuova dimensione. Ricorda: il cambiamento può fare bene. Ma per beneficiarne, è indispensabile mettere da parte ansie e paure. E affidarsi a chi ne sa veramente.