“Diamonds Are A Girl’s Best Friend” , così si intitolava la famosa canzone di
Marilyn Monroe . Ma per molti investitori non è andata proprio bene con la nota pietra preziosa. Per colpa di chi?
In questi giorni è impazzata la notizia sulla “truffa” dei diamanti perpetrata da 5 istituti bancari nel 2018.
Già ad inizio dell’anno passato avevo scritto su questo tipo di investimento e sull’offerta che veniva fatta a dei risparmiatori spesso ignoti delle difficoltà dell’investimento in diamanti.
Le Iene ad Aprile ne parlarono in questo un servizio: https://www.iene.mediaset.it/video/pelazza-investire-in-diamanti-conviene-_87261.shtml
Le modalità di proposte erano sempre le stesse:
- Grafici in impennata
- Rendimento “sicuro”
- Prestigio dell’investimento
Insomma, tutto quello che serve per far abboccare!
Lo dico per l’ennesima volta:
Questa è vendita non consulenza finanziaria!!!
Un venditore ti chiama per proporti l’occasione del momento, e chiama solo te perchè selezionato.
Un risparmiatore occasionale risponde e corre in banca a sottoscrivere.
Quindi la colpa è di entrambe.
Troppo spesso sportellisti, spinti anche dalle alte sfere, si vestono da venditori proponendo a destra e manca i prodotti che la casa madre deve collocare.
Allo stesso modo, troppo spesso il risparmiatore cade in tranelli emotivi come l’avidità del rendimento, dell’investimento capace di svoltargli la vita.
Dal connubio delle due cose nascono le truffe che periodicamente tornano, come i risparmiatori delle banche fallite.
L’investimento in diamanti non è sbagliato, ma è il modo ed il contesto che lo rendono giusto o meno per il patrimonio di un investitore.
Sicuramente non potrà mai essere più del 5% del tuo capitale, sicuramente è adatto a patrimoni importanti e ben articolati, sicuramente non si compra dalla prima società che capita.
Un consulente questo lo sa, mi auguro, e deve farlo sapere al risparmiatore che si affida a lui.